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Medinews
9 Luglio 2013

STUDIO COSTANZA: ANALISI ITALIANA COSTO-EFFICACIA DI NAB-PACLITAXEL VS PACLITAXEL IN PAZIENTI CON TUMORE METASTATICO DELLA MAMMELLA

La nuova formulazione di paclitaxel offre un vantaggio in anni di vita, aggiustati per la qualità, associato tuttavia a un maggiore costo a carico della paziente. Nab-paclitaxel è una sospensione di paclitaxel legato ad albumina in nanoparticelle che ha lo scopo di migliorare l’indice terapeutico del taxano nel carcinoma metastatico della mammella. Quando comparato a paclitaxel convenzionale, nab-paclitaxel offre un tempo alla progressione più lungo, una risposta maggiore, una più bassa incidenza di neutropenia, nessuna necessità di premedicazione, una durata di somministrazione più breve e, nelle pazienti con carcinoma mammario metastatico già trattate, una sopravvivenza globale più lunga. Lo studio pubblicato sulla rivista ClinicoEconomics and Outcomes Research (leggi abstract) ha esaminato la relazione costo-efficacia di nab-paclitaxel rispetto a paclitaxel convenzionale in pazienti italiane con carcinoma mammario metastatico già trattate. I ricercatori italiani hanno sviluppato un modello markoviano che consideri la sopravvivenza libera da progressione, la percentuale di pazienti che hanno progredito o sono deceduti per stimare costi, ‘outcome’ e anni di vita aggiustati per la qualità in un periodo di 5 anni, dal punto di vista del Servizio Sanitario Nazionale italiano. Le pazienti hanno ricevuto nab-paclitaxel (260 mg/m2 tre volte alla settimana) o paclitaxel convenzionale (175 mg/m2 tre volte alla settimana). I dati sul consumo delle risorse sanitarie sono stati raccolti da un campione adeguato di cinque centri italiani. Le risorse sono state valutate in Euro (€) nell’anno 2011. I pesi di utilità pubblicati sono stati applicati agli stati di salute per stimare l’impatto della risposta, la progressione della malattia e gli eventi avversi sugli anni di vita aggiustati per la qualità. Tre analisi di sensibilità hanno testato la robustezza del quoziente basale costo-efficacia incrementale dei casi (ICER). I risultati dello studio indicano che, rispetto a paclitaxel convenzionale, nab-paclitaxel offre un guadagno extra di 0.165 anni di vita aggiustati per la qualità (0.265 anni di vita salvati) ma aggiunge costi addizionali per un ammontare di 2506 € per paziente trattata. Questo si traduce in un ICER di 15189 € (intervallo di confidenza 95%: 11891 – 28415). L’analisi di sensibilità a una via ha evidenziato che l’ICER per nab-paclitaxel rimane stabile malgrado i costi variabili dei taxani. L’analisi della soglia ha indicato che l’ICER per nab-paclitaxel supera i 40000 € solo se il costo per mg di paclitaxel convenzionale fosse posto uguale a zero. L’analisi di sensibilità probabilistica sottolinea che nab-paclitaxel possiede una probabilità di 0.99 di essere costo-efficace con un valore di soglia di 40000 € ed è l’alternativa ottimale da un valore iniziale di soglia di 16316 €. Sulla base di questi risultati, nab-paclitaxel può essere considerato altamente costo-efficace quando comparato al ‘range’ accettabile di ICER proposto dall’Associazione Italiana di Economia Sanitaria (25000 – 40000 €).
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