mercoledì, 23 ottobre 2024
Medinews
30 Aprile 2013

SELUMETINIB COSTITUISCE UN PROMETTENTE APPROCCIO FARMACOLOGICO PER IL TUMORE POLMONARE NSCLC AVANZATO CON MUTAZIONE KRAS

I risultati positivi ottenuti sostengono l’ulteriore valutazione clinica di questo agente target nei pazienti con tumore del polmone non a piccole cellule (NSCLC), dove studi in corso e futuri potranno valutare il suo ruolo in relazione allo stato di mutazione KRAS e in regimi di combinazione con altri agenti target. Selumetinib è un potente inibitore selettivo di MEK1 e 2, attualmente in sviluppo clinico per il trattamento di numerose neoplasie maligne dell’uomo. Inizialmente somministrato in sospensione (base libera), è stata ora sviluppata la formulazione più pratica in capsule, come sale di idrogeno-solfato (‘Hyd-sulfate’). Studi di fase I hanno rivelato che la dermatite acneiforme rappresentava la tossicità limitante la dose, sia nella formulazione in base libera (sospensione) che come sale di idrogeno-solfato (capsule), quando somministrate due volte al giorno alla massima dose tollerata, rispettivamente di 100 e 75 mg, con la formulazione in capsule che offriva una più elevata biodisponibilità di farmaco. I ricercatori dell’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia sottolineano che, quale inibitore di MEK, selumetinib potrebbe essere particolarmente efficace nei tumori con iperattivazione della via Ras/Raf/MEK/ERK, che potrebbe essere implicata nei tumori NSCLC con mutazione KRAS. In accordo con queste considerazioni, un recente studio di fase II che ha valutato la combinazione tra docetaxel e selumetinib o placebo in pazienti già trattati con tumore NSCLC avanzato con mutazione KRAS ha evidenziato un miglioramento significativo in termini di tasso di risposta, sopravvivenza libera da progressione e ‘outcome’ descritti dai pazienti a favore del braccio randomizzato alla combinazione con l’agente target. Gli autori dello studio pubblicato sulla rivista Future Oncology (leggi abstract) sottolineano che i risultati positivi suggeriscono l’ulteriore valutazione clinica di selumetinib nel tumore NSCLC e studi di conferma sia in corso che nuovi potranno esaminare il suo ruolo rispetto allo stato di mutazione KRAS e in regimi di combinazione con altri agenti target.
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