mercoledì, 23 ottobre 2024
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19 Aprile 2013

RM ‘TOTAL-BODY’ RISPETTO A 18FDG-PET/CT O CT ED ECOGRAFIA DEI LINFONODI SUPERFICIALI NELLA STADIAZIONE DEL MELANOMA CUTANEO AVANZATO

Scopo dello studio prospettico condotto da ricercatori del Centre hospitalier de la Croix-Rousse, Università di Lione 1, è stato comparare le ‘performance’ diagnostiche della risonanza magnetica (RM) ‘total-body’, sia volumetrica, con analisi dei volumi interpolati a respiro trattenuto (VIBE), che metabolica, con sequenze pesate in diffusione, oppure con tecniche di irradiazione classica come PET-CT (tomografia a emissione di positroni con tomografia computerizzata), sola CT ed ecografia dei linfonodi, per la stadiazione del melanoma in stadio avanzato. Lo studio pubblicato sulla rivista Journal of the European Academy of Dermatology and Venereology ha incluso prospetticamente 37 pazienti con melanoma in stadio AJCC IV. Tutte le immagini ottenute con le tecniche sopra descritte sono state interpretate indipendentemente senza una precedente conoscenza dei risultati degli esami eseguiti con altre metodiche e tutte le tecniche d’immagine sono state programmate entro un intervallo di 7 giorni. Sono state studiate le ‘performance’ diagnostiche globali e sito-specifiche di ogni tecnica d’immagine, così come la RM combinata a VIBE e sequenze di diffusione. I risultati indicano un numero di metastasi viscerali o linfonodali rispettivamente pari a 218 e 125 evidenziate da RM ‘total-body’, 191 e 103 con PET-CT, 209 e 115 con sola CT e 33 e 13 con ecografia linfonodale. Nessuna differenza statistica (p < 0,05) di ‘performance’ diagnostica globale è stata osservata tra RM ‘total-body’ (Se 84%, Sp 87,1%, PPV 89,8%, NPV 80,2%) e PET-CT (Se 79,8%, Sp 93,1%, PPV 93,2%, NPV 79,4%). E nessuna differenza significativa è stata evidenziata tra RM ‘total-body’ e PET-CT con CT a due canali rispetto a siti metastatici diversi. Rispetto a CT, la RM ‘total-body’ ha mostrato specificità globale (p = 0,0011) e PPV (p = 0,02) significativamente migliori. A livello polmonare, la sensibilità della RM ‘total-body’ (51,6%) era inferiore a quella della CT (71,4%). Per rilevare i linfonodi metastatici superficiali, la RM ‘total-body’ e l’ecografia hanno mostrato entrambe elevata accuratezza diagnostica, senza differenze significative. Considerando la stadiazione globale, la concordanza intra-osservatore era quasi perfetta con tutte le modalità di immagine utilizzate; la concordanza inter-osservatore per la RM ‘total-body’ e la diffusione da sola era quasi perfetta, eccetto per le localizzazioni ossee e linfatiche. La ‘performance’ diagnostica globale di diffusione, da sola, era invece significativamente inferiore a quelle di VIBE combinata e di sequenze di diffusione. In conclusione, la RM ‘total-body’, che utilizza sequenze pesate di diffusione, è stata evidenziata quale affidabile esame ‘non-irradiante’ per la stadiazione del melanoma, che offre la stessa ‘performance’ diagnostica di CT, PET-CT ed ecografia dei linfonodi combinate tra loro.

Whole-body MRI with diffusion-weighted sequences compared with 18 FDG PET-CT, CT and superficial lymph node ultrasonography in the staging of advanced cutaneous melanoma: a prospective study. Journal of the European Academy of Dermatology and Venereology 2013 Jan 18 [Epub ahead of print]
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