mercoledì, 23 ottobre 2024
Medinews
25 Settembre 2013

REVISIONE RETROSPETTIVA DELL’ATTIVITÀ CLINICA DI IPILIMUMAB NEL MELANOMA UVEALE METASTATICO IN QUATTRO CENTRI ONCOLOGICI


Il melanoma uveale (intraoculare) mostra una elevata incidenza di metastasi ma, ad oggi, non esiste terapia sistemica che porti a un chiaro miglioramento degli esiti dei pazienti. L’anticorpo anti-CTLA-4 (anticytotoxic T-lymphocyte-associated protein 4), ipilimumab, rappresenta lo standard di cura per il melanoma metastatico, tuttavia, l’attività clinica dell’inibizione di CTLA-4 nei pazienti con melanoma uveale metastatico non è ancora ben definita. Per valutare l’attività di ipilimumab in questo ambito clinico, gli autori dello studio pubblicato sulla rivista Cancer hanno condotto un’analisi retrospettiva, multicentrica (in 4 centri, Dana-Farber Cancer Institute, Massachusetts General Hospital, Memorial Sloan-Kettering Cancer Center e University Hospital di Losanna), per valutare le caratteristiche cliniche, le tossicità e l’estensione radiologica della malattia, determinata in cieco con revisione radiologica centralizzata. Sono stati identificati 39 pazienti con melanoma uveale che avevano ricevuto ipilimumab (34 al dosaggio di 3 mg/kg e 5 al dosaggio di 10 mg/kg). I criteri di risposta immunologica e i criteri modificati WHO (World Health Organization) sono stati utilizzati per valutare il tasso di risposta (RR) e il tasso di risposta combinato a malattia stabile (SD), dopo 12 e 23 settimane e globale (follow-up mediano 50,4 settimane [12,6 mesi]). Dopo 12 settimane, RR è risultato pari al 2,6% e il tasso di risposta combinato a SD era 46,0%; dopo 23 settimane, RR era ancora 2,6% e il tasso di risposta combinato a SD era 28,2%. Sono state osservate una risposta completa e una parziale tardiva (100 settimane dopo SD iniziale), con RR immunologica di 5,1%. Eventi avversi di tipo immunologico si sono manifestati in 28 pazienti (71,8%), che includevano 7 eventi di grado 3 e 4 (17,9%), ed erano più frequenti nei pazienti che avevano ricevuto ipilimumab al dosaggio di 10 mg/kg, rispetto a quelli trattati con 3 mg/kg. La sopravvivenza globale mediana, calcolata dalla prima dose di ipilimumab, è risultata di 9,6 mesi (intervallo di confidenza 95%: 6,3 – 13,4; range: 1,6 – 41,6). Performance status, livello di lattato deidrogenasi e un numero assoluto di linfociti ≥ 1.000 cellule/μL alla settimana 7 sono stati significativamente associati alla sopravvivenza. In conclusione, in questa analisi multicentrica, retrospettiva, di pazienti con melanoma uveale in quattro centri negli Stati Uniti e in Europa, ipilimumab ha indotto risposte durature, accompagnate da tossicità controllabile.

Clinical activity of ipilimumab for metastatic uveal melanoma: A retrospective review of the Dana-Farber Cancer Institute, Massachusetts General Hospital, Memorial Sloan-Kettering Cancer Center, and University Hospital of Lausanne experience. Cancer 2013 Aug 2 [Epub ahead of print]
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