mercoledì, 23 ottobre 2024
Medinews
2 Dicembre 2013

PUNTEGGIO DI PROLIFERAZIONE PAM50 QUALE FATTORE PREDITTIVO DI BENEFICIO CON PACLITAXEL SETTIMANALE NEL TUMORE MAMMARIO

Il punteggio di proliferazione PAM50 identificherebbe un sottogruppo di pazienti con tumore mammario a bassa proliferazione, che può ottenere un più ampio beneficio dalla somministrazione settimanale di paclitaxel. Per identificare le pazienti che potrebbero beneficiare dall’aggiunta di paclitaxel settimanale alla chemioterapia convenzionale contenente antraciclina, come terapia adiuvante del tumore mammario operabile, linfonodo-positivo, ricercatori spagnoli e colleghi statunitensi hanno esaminato il valore predittivo dei sottotipi di PAM50 e del punteggio di proliferazione di 11 geni, inclusi nel dosaggio di PAM50, in 820 pazienti incluse nello studio randomizzato di fase III, GEICAM (Grupo Español de Investigación del Cáncer de Mama)/9906, che ha comparato la combinazione chemioterapica di 5-fluorouracile, epirubicina e ciclofosfamide (FEC), in regime adiuvante, a FEC seguita da paclitaxel settimanale (FEC-P). Analisi di regressione multivariata di Cox dell’endpoint secondario di sopravvivenza globale (OS) sono state condotte per determinare la significatività dell’interazione tra il trattamento e 1) i sottotipi di PAM50, 2) il punteggio di proliferazione PAM50 e 3) le variabili cliniche e patologiche. Nello studio pubblicato sulla rivista Breast Cancer Research and Treatment (leggi abstract), gli autori hanno condotto analisi di OS simili in 222 pazienti trattate con paclitaxel settimanale vs paclitaxel somministrato ogni 3 settimane, incluse negli studi clinici CALBG (Cancer and Leukemia Group B)/9342 e CALBG/9840 sul tumore metastatico. Nello studio GEICAM/9906 dopo un follow-up mediano di 8.7 anni, la OS nel braccio FEC-P è risultata significativamente superiore a quella osservata nelle pazienti che hanno ricevuto FEC (HR non aggiustato 0.693; p = 0.013). Con paclitaxel, è stato osservato un beneficio solo nel gruppo di pazienti con basso punteggio di proliferazione PAM50 (HR non aggiustato 0.23; p < 0.001; test di interazione, p = 0.006). Non è stata evidenziata alcuna interazione significativa tra trattamento e sottotipi di PAM50 o le diverse variabili clinico-patologiche, inclusi Ki-67 e grado istologico. Infine, risultati di OS simili sono stati ottenuti con i dati CALBG, anche se il test di interazione non ha raggiunto la significatività statistica (p = 0.109). In conclusione, il punteggio di proliferazione PAM50 permette di identificare un sottogruppo di pazienti con stato di bassa proliferazione che può ottenere un più ampio beneficio dalla somministrazione settimanale di paclitaxel.
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