mercoledì, 23 ottobre 2024
Medinews
6 Marzo 2013

NUMERO DI LESIONI TARGET SECONDO CRITERI EASL E RECIST MODIFICATI PER PREDIRE LA SOPRAVVIVENZA DAL CARCINOMA EPATICO DOPO TACE

I valori prognostici per la previsione della OS sono simili; per la valutazione della prognosi è raccomandata l’osservazione delle due lesioni più grandi

Ad oggi, la maggior parte degli studi svolti per individuare il numero ottimale di lesioni target al fine di valorizzare i criteri del carcinoma epatico si è focalizzata su analisi di concordanza ‘cross-sectional’. I ricercatori della Yonsei University College of Medicine e del Project for Medical Science di Seul hanno esaminato il numero ottimale di lesioni target, consigliato nelle linee guida EASL (European Association for the Study of the Liver) e nei criteri mRECIST (modified Response Evaluation Criteria in Solid Tumors) per predire la sopravvivenza globale (OS), in 254 pazienti consecutivi, naïve al trattamento, che presentavano carcinoma epatico con almeno due lesioni target misurabili e sottoposti a chemio-embolizzazione endoarteriosa (TACE). Nello studio pubblicato sulla rivista Clinical Cancer Research (leggi abstract), i valori κ per la concordanza inter-metodo delle risposte al trattamento sono stati calcolati per comparazione tra l’uso di un massimo di 1, 2, 3, 4 o 5 lesioni target vs tutte. I valori prognostici degli esami radiologici, secondo il numero di lesioni target per la previsione della OS, sono stati espressi come C-index. Secondo le linee guida EASL e mRECIST, i valori κ tra le risposte che valutavano il diametro più lungo di 2, 3, 4 o 5 e di tutte le lesioni target erano rispettivamente 0.924, 0.977, 1.000 o 1.000 e 0.907, 0.959, 1.000 o 1.000, mentre quelle tra le risposte che valutavano solo una lesione target e tutte erano rispettivamente 0.723 e 0.666. Il C-index, quando si misurava il diametro più lungo di 1, 2, 3, 4, 5 e tutte le lesioni target, era simile e variava tra 0.739 e 0.749 per i criteri EASL e tra 0.750 e 0.759 per i criteri mRECIST. Dalle analisi di regressione di Cox, la risposta radiologica con ciascun metodo di calcolo ha indicato effetti significativi indipendenti su OS per entrambe le linee guida, indipendente dal numero di lesioni target. In conclusione, i valori prognostici per predire la OS sono simili indipendentemente dal numero di lesioni target. La valutazione delle due lesioni target più grandi, piuttosto di una, potrebbe essere raccomandata considerando l’elevata concordanza ottenuta dalle analisi ‘cross-sectional’.


Liver Cancer Newsgroup – Numero 3 – Marzo 2013
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