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Medinews
9 Luglio 2013

METASTASI OSSEE NEL SARCOMA DEI TESSUTI MOLLI: STUDIO SU STORIA NATURALE, VALORE PROGNOSTICO E OPZIONI DI TRATTAMENTO

Lo studio europeo coordinato dai ricercatori dell’Università Campus Bio-Medico di Roma illustra il coinvolgimento a carico delle ossa del sarcoma dei tessuti molli e sostiene l’uso di bisfosfonati in quest’ambito clinico. Gli autori dello studio multicentrico retrospettivo osservazionale, pubblicato sulla rivista Clinical Sarcoma Research (leggi abstract), hanno esaminato la storia naturale delle metastasi ossee in 135 pazienti affetti da sarcoma dei tessuti molli, registrando il sottotipo istologico del tumore, le caratteristiche delle metastasi ossee, il trattamento, gli eventi scheletrici (SRE) e l”outcome’ della malattia. I risultati indicano che i sottotipi istologici più rappresentati erano leiomiosarcoma (27%), angiosarcoma (13%) e sarcoma indifferenziato (8%). Lo scheletro assiale era la localizzazione più comune del coinvolgimento osseo (70%). Nel 27% dei casi, le metastasi ossee erano già presenti al momento della diagnosi. In totale, 54 pazienti (40%) hanno sviluppato SRE e il tempo mediano al primo SRE è risultato pari a 4 mesi (range: 1 – 9). Il più comune SRE era la necessità di radioterapia (28%), seguita dalla frattura patologica (22%). La sopravvivenza mediana dopo progressione ossea è risultata di 6 mesi (range: 1 – 14) e gli SRE sono stati associati a diminuita sopravvivenza globale (OS) (p = 0.04). Un’analisi di sottogruppo ha rivelato che i bisfosfonati hanno prolungato significativamente il tempo mediano al primo SRE (5 vs 2 mesi; p = 0.002), mentre non hanno offerto alcun miglioramento della OS, sebbene sia stato osservato un trend favorevole (mediana: 7 vs 5 mesi; p = 0.105). In conclusione, lo studio illustra il coinvolgimento osseo del sarcoma dei tessuti molli e supporta l’uso di bisfosfonati in questo ambito clinico.
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