mercoledì, 23 ottobre 2024
Medinews
21 Aprile 2017

Maintenance therapy with vinflunine plus best supportive care versus best supportive care alone in patients with advanced urothelial carcinoma with a response after first-line chemotherapy (MAJA; SOGUG 2011/02): a multicentre, randomised, controlled, open-label, phase 2 trial

Maintenance therapy improves outcomes in various tumour types, but cumulative toxic effects limit the choice of drugs. We investigated whether maintenance therapy with vinflunine would delay disease progression in patients with advanced urothelial carcinoma who had achieved disease control with first-line chemotherapy. We did a randomised, controlled, open-label, phase 2 trial in 21 Spanish hospitals. Eligible patients had locally advanced, surgically unresectable … (leggi tutto)

Dopo la pubbblicazione dello studio di Bellmunt (J Clin Oncol 2009) che dimostrava un incremento della sopravvivenza di circa due mesi, la vinflunina, un alcaloide della vinca di terza generazione, è stata approvata in Europa – ma non in US – per il trattamento di seconda linea della malattia avanzata. Le linee guida AIOM 2016 danno forza per la raccomandazione clinica “nei pazienti con progressione di malattia dopo chemioterapia a base di sali di platino, un trattamento di seconda linea con vinflunina può essere preso in considerazione“, ma la qualità dell’evidenza SIGN è bassa. Nel trial iberico con acronimo MAJA, studio di fase II in aperto con un campione limitato nel quale pazienti con controllo di malattia dopo una prima linea platinum-based erano randomizzati 1:1 a migliore trattamento di supporto (BSC) ovvero vinflunina in terapia di mantenimento fino a progressione, il chemioterapico era somministrato a 320 mg/mq ogni tre settimane, con dose ridotta a 280 mg/mq in presenza di ECOG 1, età superiore ai 75 anni, precedente radioterapia pelvica o clearence della creatinina inferiore a 60 mL/min. Sebbene i risultati dello studio siano statisticamente positivi, non impattano in modo importante sulla pratica clinica italiana; si aspettano i dati del trial NCT0260342 che testa avelumab nel setting di mantenimento (in questo caso però si tratta di uno studio di fase III randomizzato).
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