mercoledì, 23 ottobre 2024
Medinews
11 Settembre 2013

LA SOPRAVVIVENZA DEI PAZIENTI CON CARCINOMA EPATICO TRATTATI CON ABLAZIONE TRANSCUTANEA CON RADIOFREQUENZA DIPENDE DALLA RISPOSTA RADIOLOGICA COMPLETA

La tecnica RFA è sicura ed efficace nel trattamento dei pazienti con cirrosi, specialmente quelli che presentano tumori ≤ 3 cm e più elevati livelli basali di albumina

L’ablazione con radiofrequenza (RFA) è stata utilizzata come trattamento curativo nel carcinoma epatico in stadio BCLC (Barcelona Clinic Liver Cancer) iniziale. I ricercatori dell’Università di Palermo hanno valutato l’efficacia e la sicurezza del trattamento RFA in una coorte di pazienti con carcinoma epatico in stadio iniziale e cirrosi compensata. A questo scopo hanno arruolato 151 pazienti consecutivi con carcinoma epatico in stadio iniziale (122 in classe Child-Pugh A e 29 in classe B) trattati con RFA. I dati di follow-up clinico, laboratoristico e radiologico sono stati raccolti a partire dal primo trattamento con RFA. Alla diagnosi, il 74.8% dei pazienti presentava una lesione singola (113 di 151), il 21.2% due lesioni (32 di 151) e il 4% tre lesioni (6 di 151). Nello studio pubblicato sulla rivista PloS One (leggi abstract), i tassi di sopravvivenza globale sono risultati pari al 94, 80, 64, 49 e 41% rispettivamente dopo 12, 24, 36, 48 e 60 mesi. La risposta completa (CR) dopo un mese (p < 0.0001) e i livelli di albumina nel siero (p = 0.0004) erano le sole variabili indipendenti di sopravvivenza al modello multivariato di Cox, mentre, in analisi multivariata, la dimensione del tumore (p = 0.01) era l’unica variabile associata a una maggiore probabilità di CR. La percentuale di complicanze maggiori dopo il trattamento è risultata pari al 4%. In conclusione, l’ablazione con radiofrequenza è una tecnica sicura ed efficace nel trattamento del carcinoma epatico associato a cirrosi, specialmente nei pazienti con tumori ≤ 3 cm e livelli basali di albumina più elevati. La risposta completa dopo ablazione con radiofrequenza migliora significativamente la sopravvivenza dei pazienti.


Liver Cancer Newsgroup – Numero 9 – Settembre 2013
TORNA INDIETRO