mercoledì, 6 novembre 2024
Medinews
24 Novembre 2009

INFARTO: TROPPI RAGGI X AI PAZIENTI?

Un paziente ricoverato per infarto riceve una quantità di radiazioni (da coronarografie, tomografie, scintigrafie cardiache, ecc…) pari a 725 Rx del torace. Una dose di esposizione che è circa un terzo di quella massima consentita, in un anno, a chi lavora in un impianto nucleare. E le conseguenze a lungo termine sono tutte da valutare, ma si sa che le radiazioni ionizzanti possono aumentare le probabilità di sviluppare un tumore. A porre l’accento sui rischi da test è uno studio presentato al recente meeting annuale dell’American Heart Association a Orlando. Gli esperti americani della Duke University di Durham hanno analizzato i dati di oltre 60 mila pazienti, e sono arrivati alla conclusione che in media a ogni paziente vengono prescritti 7 esami durante il ricovero in ospedale per un attacco acuto di cuore e che la dose di radiazioni accumulata si aggira attorno ai 14,5 millisieverts (il sievert misura il danno provocato da una radiazione su un organismo). «Fra 1980 e il 2006 il numero di test medici che prevedono l’impiego di radiazioni ionizzanti – ha commentato Prashant Kaul, che ha coordinato la ricerca – è aumentato del 700% e un terzo di questi viene praticato a pazienti che soffrono di problemi cardiovascolari».

Corriere della Sera – American Heart Association
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