mercoledì, 23 ottobre 2024
Medinews
29 Gennaio 2013

IMPATTO PROGNOSTICO DELLA DISCORDANZA DELLO STATO RECETTORIALE TRA TUMORI MAMMARI PRIMARI E IN RECIDIVA

La discordanza fenotipica tra tumore primario e recidiva influenzerebbe la sopravvivenza globale (OS). Sulla base dell’osservazione che il fenotipo tumorale potrebbe variare durante la progressione del carcinoma mammario, ricercatori del dipartimento di oncologia e di patologia dell’Ospedale Universitario di Modena hanno valutato in un unico centro l’impatto prognostico della discordanza recettoriale tra tumori primari e in recidiva, analizzando campioni istologici prelevati da 139 pazienti con sospetta recidiva del tumore mammario. Tutti gli esami patologici (ER, PgR e recettore 2 del fattore di crescita epidermico umano, HER2) sui tumori primari e sulle recidive, confermate, sono stati eseguiti nello stesso laboratorio. I risultati dello studio, pubblicato sulla rivista Annals of Oncology (leggi abstract), hanno confermato la recidiva del tumore mammario in 119 casi. I tassi di discordanza sono stati del 13.4, 39 e 11.8% rispettivamente per ER, PgR e HER2. In totale, 92 pazienti hanno conservato lo stesso fenotipo tumorale (cioè gli stessi recettori ormonali, HR, e stato HER2], mentre 27 (22.7%) hanno mostrato una modificazione durante la progressione. La perdita di positività a HR e HER2 ha portato a una più bassa sopravvivenza dopo la recidiva (rispettivamente p = 0.01 e p = 0.008) e sopravvivenza globale (OS, rispettivamente p = 0.06 e p = 0.0002), rispetto ai corrispondenti casi concordanti positivi. La discordanza del fenotipo tumorale è stata associata a una più sfavorevole sopravvivenza dopo la recidiva e OS (rispettivamente p = 0.006 e p = 0.002), con ‘outcome’ peggiori nei casi che si sono evoluti a triplo-negativo, rispetto al gruppo che mostrava concordanza (OS; p = 0.001). In conclusione, lo studio ha mostrato per la prima volta un impatto sulla OS della discordanza fenotipica tra tumore mammario primario e recidiva. Nei casi di fenotipo discordante, la perdita del recettore è stata identificata come principale determinante di ‘outcome’ più sfavorevole.
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