mercoledì, 23 ottobre 2024
Medinews
17 Settembre 2013

IDENTIFICAZIONE DEI FATTORI CLINICI PREDITTIVI DELLA NEUROPATIA PERIFERICA CRONICA INDOTTA DA OXALIPLATINO IN PAZIENTI CON TUMORE COLORETTALE TRATTATI CON FOLFOX IV ADIUVANTE

Età, anemia, ipoalbuminemia, ipomagnesiemia e consumo di alcool sono fattori clinici affidabili e facilmente determinabili che predicono incidenza e durata della neuropatia indotta da oxaliplatino. Questa neuropatia è un effetto collaterale correlato alla dose che si manifesta in quasi il 40% dei pazienti trattati con oxaliplatino. Scopo dello studio pubblicato sulla rivista Supportive Care in Cancer (leggi abstract) era identificare fattori clinici predittivi affidabili dello sviluppo e durata di questa patologia. Dei 169 pazienti con tumore del colon-retto, resecati in modo completo e trattati con regime adiuvante FOLFOX IV, sono stati raccolti retrospettivamente i seguenti parametri clinici, valutati prima del trattamento: ipocalcemia, ipomagnesiemia, ipoalbuminemia, anemia, diabete, insufficienza renale cronica, deficienza di folato, deficienza di vitamina B12, numero di cicli ricevuti e abitudine al consumo di alcool. Sono stati registrati anche incidenza, grado (NCI-CTCAE v.3) e durata della neuropatia. Gli oncologi dell’Università Campus Bio-Medico di Roma hanno osservato un’incidenza di neuropatia più elevata nei pazienti che prima del trattamento mostravano anemia (p = 0.001), ipoalbuminemia (p = 0.01) e ipomagnesiemia (p = 0.001) e in quelli con abitudine al consumo di alcool (p = 0.003). La durata della neuropatia era inversamente associata all’età, cioè era più prolungata nei pazienti più giovani (p = 0.03), e ancora con ipoalbuminemia (p = 0.04) e ipomagnesiemia (p = 0.002). Nessuna correlazione è stata osservata con genere, ipocalcemia, diabete e insufficienza renale cronica. Le correlazioni tra livelli di vitamina B12 e folato e lo sviluppo di neurotossicità non sono state analizzate per l’elevato numero di dati mancanti nella popolazione in esame. In conclusione, età, anemia, ipoalbuminemia, ipomagnesiemia e consumo di alcool sono fattori clinici affidabili e facilmente determinabili che predicono incidenza e durata della neuropatia indotta da oxaliplatino.
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