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Medinews
3 Ottobre 2012

EFFICACIA TERAPEUTICA DI UN BIOSIMILARE DI INTERFERONE STANDARD VS INTERFERONE PEGILATO NELL’EPATITE CRONICA C, GENOTIPI 2 O 3

L’interferone pegilato (Peg-IFN) e standard (IFN) giocano un ruolo significativo nel trattamento dell’infezione da virus dell’epatite C (HCV). Un biosimilare di IFN standard è largamente disponibile in Brasile per il trattamento dell’infezione HCV, genotipi 2 o 3, ma la sua efficacia rispetto a Peg-IFN non è al momento nota. I ricercatori della Universidade Estadual di Campinas di San Paolo hanno comparato i tassi di risposta virologica sostenuta (SVR) dopo trattamento con il biosimilare di IFN standard e ribavirina rispetto a quelli con Peg-IFN e ribavirina in pazienti con infezione da HCV, genotipi 2 o 3, in uno studio retrospettivo di coorte. I tassi di SVR relativi ai due trattamenti sono stati comparati. Tra gennaio 2005 e dicembre 2010, sono stati inclusi 172 pazienti di età media di 44 ± 9,3 anni. Tra questi, 8 pazienti (4,7%) presentavano infezione da HCV genotipo 2. In totale, 114 pazienti (66,3%) sono stati trattati con biosimilare di IFN standard e ribavirina, mentre 58 (33,7%) con Peg-IFN e ribavirina. Tra i due gruppi non è stata osservata differenza significativa di età, genere, livello di glucosio, numero di piastrine, grado di infiammazione necrotica al fegato e stadio della fibrosi epatica. In totale, il 59,3% dei pazienti (102 di 172) ha manifestato SVR, nello specifico nei pazienti trattati con Peg-IFN e ribavirina SVR era 79,3% (46 di 58) mentre in quelli trattati con il biosimilare di IFN standard e ribavirina era 49,1% (56 di 114) (p = 0,0001). In conclusione, Peg-IFN associato a ribavirina ha evocato una risposta virologica sostenuta superiore nei pazienti con infezione da HCV, genotipo 2 o 3, rispetto a quelli trattati con il biosimilare di IFN standard e ribavirina.
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