mercoledì, 23 ottobre 2024
Medinews
12 Giugno 2013

EFFICACIA DI SORAFENIB IN TERAPIA ADIUVANTE NEL PREVENIRE LA RECIDIVA PRECOCE DEL CARCINOMA EPATICO DOPO CHIRURGIA CURATIVA

La somministrazione dopo resezione potrebbe rappresentare una nuova indicazione per l’agente target: il tasso di sopravvivenza cumulativa libera da recidiva conferma l’efficacia

Fino ad oggi, nessuna terapia adiuvante era risultata efficace nel prevenire la recidiva precoce del carcinoma epatico dopo trattamento chirurgico curativo. Scopo dello studio pilota condotto dai ricercatori della Kaohsiung Medical University a Taiwan era valutare il beneficio clinico di sorafenib come trattamento adiuvante in pazienti con carcinoma epatico dopo la resezione. Lo studio pubblicato sulla rivista Hepatology Research (leggi abstract) ha coinvolto pazienti con carcinoma epatico sottoposti a chirurgia curativa al fegato che presentavano fattori di alto rischio di recidiva. Il tempo alla recidiva e il tasso di recidiva della malattia sono stati quindi valutati. Sorafenib è stato somministrato al dosaggio di 400 mg due volte al giorno in terapia continuativa per 4 mesi dopo la resezione epatica. In totale, 31 pazienti sono stati arruolati e considerati eleggibili per l’analisi finale dei dati. Il follow-up mediano è stato di 19 mesi (range: 9.5 – 30.2). Il tempo alla recidiva nel braccio a sorafenib è risultato di 21.45 ± 1.98 mesi (media ± deviazione standard), rispetto a 13.44 ± 2.66 mesi nel braccio di controllo (p = 0.006). La sopravvivenza mediana libera da recidiva (mRFS) nel braccio a sorafenib non ha raggiunto la data di ‘cut-off’ rispetto agli 8 mesi osservati nel braccio di controllo (p = 0.006) e il tasso di recidiva tra i due gruppi è risultato significativamente differente (29.4 vs 70.7%; p = 0.032). L’analisi di regressione di Cox ha indicato che l’assunzione dell’agente target era la sola variabile prognostica associata a recidiva del carcinoma (HR 0.24, IC 95%: 0.08 – ~ 0.75; p = 0.014). In conclusione, questo studio pilota ha evidenziato la potenziale indicazione di sorafenib in terapia adiuvante per il carcinoma epatico al fine di prevenire la recidiva precoce dopo resezione chirurgica curativa. Anche il tasso di sopravvivenza cumulativa libera da recidiva conferma l’efficacia preventiva di sorafenib.


Liver Cancer Newsgroup – Numero 6 – Giugno 2013
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