mercoledì, 23 ottobre 2024
Medinews
11 Ottobre 2012

CONFRONTO TRA CRITERI RECIST ED EASL PER LA PROGNOSI DEL CARCINOMA EPATICO DOPO CHEMIO-EMBOLIZZAZIONE

mRECIST è il metodo più semplice, ma fornisce valori prognostici di sopravvivenza globale comparabili ai criteri EASL

Le linee guida della European Association for the Study of the Liver (EASL) e i criteri modificati del Response Evaluation Criteria in Solid Tumours (mRECIST), che servono a misurare le variazioni del carcinoma epatico dopo trattamento con metodi endoarteriosi, differiscono in termini di numero di lesioni target (tutte vs ≤ 2) e metodo di calcolo (bidimensionale vs unidimensionale). I ricercatori del Yonsei University College of Medicine e del Liver Cirrhosis Clinical Research Center di Seul hanno comparato i valori prognostici di mRECIST per la sopravvivenza globale (OS) rispetto ai criteri EASL in pazienti con carcinoma epatico, naïve al trattamento, sottoposti a chemio-embolizzazione endoarteriosa (TACE). Nello studio pubblicato sulla rivista European Journal of Cancer (leggi abstract), la capacità di predire la OS nel follow-up longitudinale è stata espressa come C-index e un campione di 292 pazienti è stato calcolato per poter validare l’equivalenza tra ciascun criterio. Le risposte al trattamento sono state valutate utilizzando entrambe le linee guida 4 settimane dopo la prima procedura TACE, usando tomografia computerizzata dinamica o risonanza magnetica. Analisi di Kaplan-Meier e di regressione di Cox sono state utilizzate per esplorare le differenze di OS tra i ‘responder’ (risposta completa o parziale) e i ‘non-responder’ (stabilizzazione o progressione della malattia), definiti con ciascun metodo. I risultati indicano un C-index per le linee guida EASL e mRECIST rispettivamente di 0.753 e 0.759, dimostrando l’equivalenza tra i due metodi. Le differenze di OS mediana tra ‘responder’ e ‘non-responder’ erano statisticamente significative sia per le linee guida EASL (30.1 vs 18.7 mesi; p < 0.001) che con mRECIST (33.8 vs 17.1 mesi; p < 0.001). Oltre alla risposta radiologica, alfa-fetoproteina (p < 0.001), numero di lesioni tumorali (p < 0.001) e dimensioni del tumore (p = 0.048) sono stati evidenziati quali fattori predittivi significativi di OS. In analisi multivariata, solo i criteri radiologici, il numero di lesioni e i livelli di alfa-fetoproteina sono stati identificati quali fattori predittivi indipendenti (tutti p < 0.05). In conclusione, un metodo molto semplice come mRECIST permette di ottenere valori prognostici equivalenti ai criteri EASL per la previsione della OS nei pazienti con carcinoma epatico sottoposti a TACE, quale modalità di trattamento iniziale.


Liver Cancer Newsgroup – Numero 9 – Ottobre 2012
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