mercoledì, 23 ottobre 2024
Medinews
11 Dicembre 2012

BENEFICIO CLINICO DI IPILIMUMAB IN PAZIENTI CON PROGRESSIONE DEL MELANOMA METASTATICO DOPO INTERLEUCHINA-2 AD ALTE DOSI

Ipilimumab ha mostrato migliorare la sopravvivenza globale (OS) nei pazienti con melanoma metastatico, inclusi quelli precedentemente trattati con interleuchina (IL)-2 ad alte dosi. Obiettivo primario di questo studio, pubblicato sul Journal of Immunotherapy, era determinare se la risposta clinica o la sopravvivenza libera da progressione (PFS) osservate con IL-2 ad alte dosi potesse predire il beneficio con la successiva somministrazione di ipilimumab. Obiettivo secondario era caratterizzare ulteriormente il beneficio clinico nei pazienti che avevano mostrato progressione con IL-2 ad alte dosi. I ricercatori statunitensi hanno riesaminato le cartelle cliniche di tutti i pazienti con melanoma metastatico che avevano ricevuto IL-2 ad alte dosi presso l’MD Anderson Cancer Center e il Beth Israel Deaconess Medical Center tra il 2003 e il 2009 e identificato i pazienti che avevano ricevuto anche ipilimumab dopo la progressione con IL-2 ad alte dosi. La OS con ipilimumab è stata calcolata dalla prima somministrazione del farmaco e determinata con analisi di Kaplan-Meier; questa è stata successivamente comparata tra pazienti, utilizzando il test log-rank, in base alla precedente risposta clinica e alla PFS raggiunta con IL-2 ad alte dosi. I pazienti sono stati raggruppati in base alla precedente risposta a IL-2 ad alte dosi come segue: risposta completa e risposta parziale, stabilizzazione e progressione della malattia. Sono anche stati suddivisi e comparati secondo la durata della precedente PFS a IL-2 ad alte dosi in > vs ≤ 60 giorni. In totale, dei 208 pazienti con melanoma trattati con IL-2 ad alte dosi, 130 (63%) hanno ricevuto terapia sistemica addizionale dopo conferma della progressione della malattia e 48 (23%) sono stati trattati con ipilimumab. Il beneficio clinico osservato con ipilimumab è risultato simile a quanto pubblicato precedentemente (OS: 12.0 mesi; PFS: 2.5 mesi; tasso di risposta: 16.7%). La risposta clinica o PFS precedentemente osservata con IL-2 ad alte dosi non ha predetto, tuttavia, il beneficio alla successiva somministrazione di ipilimumab. Studi clinici prospettici con IL-2 ad alte dosi, seguita da ipilimumab, potrebbero, secondo gli autori, potenzialmente identificare i pazienti che più probabilmente potranno trarre beneficio da un approccio sequenziale di IL-2 ad alte dosi seguita da ipilimumab.

Characterizing the Clinical Benefit of Ipilimumab in Patients Who Progressed on High-dose IL-2. Journal of Immunotherapy 2012 Nov;35(9):711
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