mercoledì, 23 ottobre 2024
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6 Marzo 2013

APPROCCIO CLINICO MULTIDISCIPLINARE PER IL CARCINOMA EPATICO: ‘POSITION PAPER’ DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA PER LO STUDIO DEL FEGATO

Il pannello di esperti AISF ha analizzato linee guida AASLD e studi clinici per esprimere raccomandazioni pratiche riguardo sorveglianza, stadiazione e trattamento del tumore

I dati dei Registri dei Tumori in Italia (2009 – 2011), che coprono il 50% della popolazione al Nord, il 25% al Centro e il 18% al Sud e Isole, indicano che il più comune tumore al fegato è il carcinoma epatocellulare (79%), seguito da colangiocarcinoma (6%), carcinoma (5%), adenocarcinoma (4%), e tumori maligni (2%). Il cancro primario al fegato rappresenta il settimo tumore più comune nei maschi (4% del totale) e il 13esimo nelle donne (2.3% del totale), con una prevalenza di 53 maschi e 22 femmine ogni 100000 casi (quoziente maschio:femmina pari a 2:1), quinta causa di morte negli uomini e settima nelle donne. I pazienti con carcinoma epatico dovrebbero essere gestiti con approccio multidisciplinare presso centri dove siano disponibili tutte le tecniche diagnostiche e le risorse terapeutiche per fornire cure ottimali. Il Comitato di Coordinamento dell’Associazione Italiana per lo Studio del Fegato (AISF) ha nominato un pannello di esperti per elaborare raccomandazioni pratiche per la gestione multidisciplinare del carcinoma epatico fornendo una diagnostica omogenea ed efficace per la definizione della stadiazione e la migliore scelta di trattamento personalizzato secondo lo stato del paziente e lo stadio del tumore alla diagnosi. Le linee guida dell’AASLD per il carcinoma epatico, aggiornate al 2010, sono state prese come riferimento dagli esperti AISF. Per ciascun argomento, cioè programmi di sorveglianza (esami e intervallo), procedure per la sorveglianza (tecniche d’immagine con mezzo di contrasto, come TC, MRI e CEUS, o biopsia), stadiazione (sistema BCLC, alfa-fetoproteina, MRI, TC, rischio emorragico per ipertensione portale), trattamento (resezione chirurgica, trapianto nei pazienti che rientrano nei criteri Milano, tecniche di ablazione percutanea, come RFTA o PEI, terapia adiuvante o neoadiuvante e tecniche endoarteriose, come TACE, TARE o TAE, o trattamento sistemico con sorafenib nel tumore avanzato o con antivirali nei pazienti con infezione virale), gli esperti hanno brevemente riassunto e discusso le raccomandazioni AASLD secondo l’evidenza scientifica pubblicata dopo il loro rilascio e l’esperienza clinica dei centri italiani che si prendono cura di questi pazienti. Le raccomandazioni del pannello di esperti AISF sono riportate integralmente nel ‘Position Paper’ pubblicato sulla rivista ufficiale dell’Associazione, Digestive and Liver Disease (leggi abstract).


Liver Cancer Newsgroup – Numero 3 – Marzo 2013
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