mercoledì, 23 ottobre 2024
Medinews
17 Gennaio 2013

ABIRATERONE PROLUNGA LA SOPRAVVIVENZA LIBERA DA PROGRESSIONE NEL TUMORE METASTATICO DELLA PROSTATA NON TRATTATO CON CHEMIOTERAPIA

Abiraterone, un inibitore della biosintesi di androgeni, ha migliorato la sopravvivenza libera da progressione radiografica, ha mostrato un trend verso una migliore sopravvivenza globale e ha significativamente ritardato il declino clinico e l’inizio della chemioterapia nei pazienti resistenti alla castrazione. Precedenti studi avevano mostrato una migliore sopravvivenza globale in seguito alla somministrazione di questo inibitore in pazienti con tumore prostatico metastatico resistente alla castrazione che avevano ricevuto chemioterapia. Gli investigatori dello studio COU-AA-302 hanno randomizzato 1088 pazienti ad abiraterone acetato (1000 mg) o placebo, in associazione a prednisone (5 mg x 2 volte al giorno). Endpoint co-primari erano la sopravvivenza libera da progressione radiologica e la sopravvivenza globale. Dopo un’analisi ad interim pianificata al raggiungimento del 43% dei decessi previsti, lo studio da doppio cieco è passato ad aperto. Nello studio, pubblicato sulla rivista New England Journal of Medicine (leggi abstract), la sopravvivenza mediana libera da progressione radiologica è risultata di 16.5 mesi con l’associazione abiraterone-prednisone e di 8.3 mesi con solo prednisone (hazard ratio 0.53, intervallo di confidenza [IC] 95%: 0.45 – 0.62; p < 0.001). In un periodo mediano di follow-up di 22.2 mesi, la sopravvivenza globale era migliorata con l’associazione abiraterone-prednisone (mediana non raggiunta vs 27.2 mesi con solo prednisone; hazard ratio 0.75, IC 95%: 0.61 – 0.93, p = 0.01), anche se non ha oltrepassato il limite di efficacia. L’associazione abiraterone-prednisone ha inoltre mostrato superiorità sul prednisone da solo per quanto riguarda l’inizio della chemioterapia citotossica, l’uso di oppiacei per il dolore correlato al tumore, la progressione dell’antigene prostatico specifico e il declino di performance status. Eventi avversi di grado 3 o 4 di tipo mineralcorticoide e anormalità dei valori della funzionalità epatica erano più comuni nel gruppo di pazienti trattati con abiraterone associato a prednisone. In conclusione, lo studio indica un miglioramento della sopravvivenza libera da progressione radiologica, la tendenza a una migliore sopravvivenza globale e un ritardo significativo del declino clinico e dell’inizio della chemioterapia in pazienti con tumore prostatico metastatico resistente alla castrazione.
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