Dopo i tumori alle vie aeree, allo stomaco e alla mammella il cancro del colon-retto è la neoplasia più frequente nel mondo e rappresenta circa il 10% dei nuovi casi di tumore (Tabella 1): se ne diagnosticano circa 1.000.000 di nuovi casi all’anno, di cui 150.000 in Europa. Mentre il cancro del colon presenta la stessa incidenza nei maschi e nelle femmine, il tumore rettale è più frequente negli uomini.
Nel quinquennio 1988-92, l’incidenza (maschi + femmine) per 100.000 abitanti, è stata la seguente: Torino 125.1 (25/anno), Genova 159.2 (31,8), Varese 124 (25), Trieste 193.5 (38.7), Parma 149.6 (29.9), Firenze 154,4 (30.8), Latina 67.9 (13.6), Ragusa 63.2 (12.6)., mentre quelli di mortalità, nelle stesse città e nel medesimo periodo, sono stati: Torino 68,8 (13.7), Genova 87,7 (17.5), Varese 49,1 (9.8), Trieste 99.9 (20), Parma 75,7 (15.1), Firenze 68,6 (13.7), Latina 49,9 (10). Ragusa 47,2 (9.4). Il rapporto tra casi e mortalità indica che mediamente ogni anno muore circa il 55% dei pazienti.Nel corso del 2000 sono stati registrati in Italia circa 44.000 casi di tumore colon-rettale, contro i 40.000 del 1995. In pratica, oggi ne soffrono 77.5 persone ogni 100.000 abitanti, la frequenza più alta all’interno di 9 Paesi europei (Tabella 2). Stando alle proiezioni nel 2005, la popolazione italiana sarà seconda solo a quella spagnola per il tasso d’incremento annuale.
L’elevata incidenza dal cancro del colon-retto nel nostro Paese, la più alta in Europa, si spiega in parte con il progressivo invecchiamento della popolazione. Infatti, maggiore è l’età più probabile è la manifestazione del carcinoma colon-rettale.
Tra i principali fattori di rischio ci sono:età, familiarità, mutazioni di alcuni geni, alimentazione predisponente.