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10 Luglio 2013

MAURIZIO DOMIZZI: “ALCOL? NO, GRAZIE! RAGAZZI, DIVERTITEVI CON LA TESTA!”. GLI ONCOLOGI E I CALCIATORI VANNO IN CLASSE A INSEGNARE LA PREVENZIONE

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Udine, 4 aprile 2013 – Tra i 15enni friuliani il 40% dei maschi e il 30% delle femmine “alzano il gomito” una volta a settimana. Il difensore spiega come le regole dello sport valgano anche per battere i tumori. L’iniziativa è sostenuta da Presidenza del Consiglio, CONI, FIGC e FMSI. Sul sito del progetto grande successo per il “Quiz della Salute”

Udine, 4 aprile 2013 – “Bere fino a ubriacarsi è il peggior modo per rovinare una bella serata con i propri amici. Che senso ha? Ragazzi, quando siete fuori divertitevi con la testa! E ricordate che l’alcol è pericoloso e molto dannoso per la vostra salute!”. Sono i consigli di Maurizio Domizzi, vice capitano dell’Udinese, agli oltre 300 studenti del Liceo Scientifico “Copernico”. Il difensore bianconero è salito in cattedra in occasione della diciassettesima tappa del progetto educazionale “Non fare autogol”. Dopo il successo delle prime due edizioni, prosegue la campagna ideata e promossa da AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) e Fondazione AIOM per spiegare ai giovani come tenersi alla larga dai tumori. “La prevenzione del cancro passa sempre di più dagli adolescenti – afferma il prof. Fabio Puglisi, Dirigente Medico del Dipartimento di Oncologia presso l’Azienda Ospedaliero Universitaria di Udine e Membro del Direttivo Nazionale AIOM –: pochissimi sanno che adottare un corretto stile di vita, fin da una giovane età, mette al riparo l’organismo dall’insorgenza di malattie e disturbi. L’alcol è uno dei fattori di rischio più gravi e diffusi, anche in Friuli, soprattutto tra le ragazze: il 27% delle nostre 15enni (contro il 24% della media nazionale) consuma alcol almeno una volta a settimana e il 14% (contro il 12% della media nazionale) si è ubriacato già due volte nell’ultimo mese. Sono dati allarmanti, perché ne bastano 50 grammi al giorno per aumentare di tre volte il rischio di tumori. Sensibilizzare e informare i teenagers su questi aspetti ha quindi un ruolo fondamentale”. Per ribadire il concetto al fianco di AIOM si sono schierati la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il CONI, la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) e la Federazione Medico Sportiva Italiana (FMSI). “I tumori sono secondi solo alle malattie cardiovascolari come numero di decessi – aggiunge il prof. Simon Spazzapan, Responsabile del Clinical Trials Office del CRO di Aviano e Coordinatore Regionale AIOM per il Friuli Venezia Giulia –, ma rappresentano la principale causa di anni di vita persi, poiché insorgono in età più giovane. Si tratta in ogni caso di malattie in cui la prevenzione può fare la differenza. È questo il principale obiettivo della campagna ‘Non fare autogol’, che utilizza il linguaggio universale dello sport per veicolare importanti messaggi di salute”. Un progetto innovativo che fino al termine del campionato coinvolge tutte e 20 le squadre del campionato di calcio di Serie A. Un “Tour della prevenzione” in 16 città, con i più importanti calciatori del nostro torneo: da Nocerino a Chiellini, da Diamanti a Destro, con il CT della Nazionale Italiana Cesare Prandelli. “Per noi è un onore partecipare a iniziative così importanti – dichiara Domizzi –, perché in questo modo rappresentiamo un modello positivo per i ragazzi. E cerchiamo di dimostrare che anche noi calciatori, fuori dal campo, possiamo fare qualcosa di buono”. Nel 2010 l’incidenza di tutti i tumori in Friuli Venezia Giulia è stata di 6.545 casi (in calo rispetto al dato di 6.551 del 2009), con 3.026 decessi (in calo rispetto al dato di 3.074 del 2009). Sempre nel 2010, le persone viventi colpite in passato da una neoplasia erano 53.635 (in aumento rispetto al dato di 52.448 registrato nel 2009).

“La nostra azienda è orgogliosa di scendere in campo al fianco degli oncologi – afferma Davide Piras, Presidente e Amministratore Delegato di Bristol-Myers Squibb, che con educational grant rende possibile la terza edizione del progetto –: il nostro obiettivo è veicolare un messaggio così importante e delicato affidandoci a testimonial prestigiosi e di grande impatto come i calciatori di Serie A. Siamo sicuri che i nostri giovani sapranno trarre preziosi insegnamenti dal confronto con i loro campioni del cuore”. Il progetto Non fare autogol può contare su un importante versante online per raggiungere tutti gli studenti italiani: dalle pagine facebook (http://www.facebook.com/NonfareAutogol) e twitter (http://twitter.com/NonFareAutogol) al seguitissimo sito internet www.nonfareautogol.it, dove gli studenti di tutta Italia possono partecipare al “Quiz della salute”: 15 domande sui 7 autogol del proprio benessere, i comportamenti dannosi più diffusi tra i giovani. In occasione di ogni tappa, tra i ragazzi che avranno totalizzato il miglior punteggio, viene estratto un vincitore che ritira un premio direttamente dalle mani del campione di serie A. Sempre dal sito è possibile scaricare l’opuscolo informativo del progetto, che viene distribuito ai ragazzi che partecipano agli incontri con gli oncologi e i calciatori. La terza edizione, inoltre, può contare su un media partner di primo livello: AIOM ha stipulato un accordo con Rai Sport, per cui tutti gli incontri vengono trasmessi in diretta sul canale 57 del digitale terrestre e online in streaming sul sito www.raisport.rai.it.
Nelle prime due edizioni sono stati raggiunti migliaia di studenti grazie al contributo di campioni come Pato, Legrottaglie, Miccoli, Gilardino, Palombo, De Sanctis, Perrotta, El Shaarawy, Chiellini, Giovinco, Montella, Rocchi, che completano la “squadra della prevenzione” dell’AIOM. “Il cancro colpisce di più le Regioni settentrionali (+30%) rispetto al Sud – sottolinea Puglisi -, ma complessivamente nel nostro Paese migliorano le percentuali di guarigione. Il 61% delle donne e il 52% degli uomini è vivo a cinque anni dalla diagnosi”. “Il merito è da ricondurre alla più alta adesione alle campagne di screening – conclude Spazzapan –, che consentono di individuare la malattia in uno stadio iniziale, alla maggiore efficacia delle terapie ma anche alle campagne di sensibilizzazione e prevenzione oncologica, come il nostro progetto Non fare autogol”.

Autore Davide Antonioli

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