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10 Luglio 2013

FEDERICO PELUSO: “MANGIATE IN MODO SANO PER UNA SALUTE DA CAMPIONI” GLI ONCOLOGI E I CALCIATORI IN CLASSE PER INSEGNARE LA PREVENZIONE

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Bergamo, 8 novembre 2012 – Eccesso di peso per il 15% dei 13enni e il 12% dei 15enni lombardi. Il difensore atalantino spiega come le regole dello sport valgano anche per battere i tumori. L’iniziativa è sostenuta da Presidenza del Consiglio, CONI, FIGC e FMSI. Sul sito del progetto grande successo per il “Quiz della salute”

“Panini e patatine fritte a pranzo, carne e dolci la sera? Ragazzi, questa non è un’alimentazione da campioni! Per restare in linea e in salute seguite i consigli di noi calciatori: la dieta migliore è quella mediterranea, a base di verdura, pesce, carboidrati, olio di oliva, cereali, legumi e frutta…d’altra parte una mela al giorno leva il medico di torno no?”. Gli studenti dell’Istituto “Mamoli” di Bergamo ricorderanno a lungo la terza ora di questa mattina. In cattedra il calciatore dell’Atalanta e della Nazionale Federico Peluso, protagonista della terza tappa del progetto “Non fare autogol”. Dopo il successo delle prime due stagioni, torna la campagna promossa dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e dalla Fondazione AIOM per spiegare agli adolescenti come tenersi alla larga dai tumori. “La prevenzione del cancro passa sempre di più dai giovani – sottolinea il prof. Roberto Labianca, Direttore del Dipartimento di Oncologia presso gli Ospedali Riuniti di Bergamo –: pochissimi sanno che adottare un corretto stile di vita, fin da una giovane età, mette al riparo l’organismo dall’insorgenza di malattie e disturbi. La scorretta alimentazione nei giovani rappresenta un grosso problema anche in Lombardia: basti pensare che il 15% dei 13enni e il 12% dei 15enni fanno registrare un eccesso di peso. Dati allarmanti, perché oltre il 30% dei tumori è direttamente collegato a una dieta sregolata e l’obesità è uno dei principali fattori di rischio oncologico: molti casi di cancro potrebbero quindi essere evitati mangiando in modo sano. È per questo che sensibilizzare e informare i teenagers ha un ruolo fondamentale”. Per ribadire il concetto al fianco di AIOM si sono schierati la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il CONI, la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) e la Federazione Medico Sportiva Italiana (FMSI). “I tumori sono secondi solo alle malattie cardiovascolari come numero di decessi – sottolinea il prof. Giordano Beretta, Direttore del Dipartimento di Oncologia presso le Cliniche Gavazzeni di Bergamo –, ma rappresentano la principale causa di anni di vita persi, poiché insorgono in età più giovane. Si tratta in ogni caso di malattie in cui la prevenzione può fare la differenza. È questo il principale obiettivo della campagna ‘Non fare autogol’, che utilizza il linguaggio dello sport per veicolare importanti messaggi di salute”. Un progetto innovativo che fino al termine del campionato coinvolge tutte e 20 le squadre del campionato di calcio di Serie A. Un vero e proprio “Tour della prevenzione oncologica” in 16 città, con i più importanti campioni del nostro torneo: da Nocerino a Chiellini, da Cambiasso a Diamanti fino a Balzaretti, con il CT della Nazionale Italiana Cesare Prandelli. “Per noi è un onore partecipare a iniziative così importanti – dichiara Federico Peluso –, soprattutto perché in questo modo rappresentiamo un modello positivo per i ragazzi e cerchiamo di dimostrare che anche noi calciatori, fuori dal campo, possiamo fare qualcosa di buono”. In Lombardia nel 2010 si sono registrati 47.148 nuovi casi di tumore e 21.879 decessi. In totale in Regione vivono 383.598 persone con un tumore.

Il progetto Non fare autogol, la cui terza edizione è resa possibile da un educational grant di Bristol-Myers Squibb, può contare su un importante versante online per raggiungere tutti gli studenti italiani: dalle pagine facebook (http://www.facebook.com/NonfareAutogol) e twitter (http://twitter.com/NonFareAutogol) al seguitissimo sito internet www.nonfareautogol.it, dove gli studenti di tutta Italia possono partecipare al “Quiz della salute”: 15 domande sui 7 autogol del proprio benessere, i comportamenti dannosi più diffusi tra i giovani. In occasione di ogni tappa, tra i ragazzi che avranno totalizzato il miglior punteggio, viene estratto un vincitore che ritira un premio direttamente dalle mani del campione di serie A. Sempre dal sito è possibile scaricare l’opuscolo informativo del progetto, che viene distribuito ai ragazzi che partecipano agli incontri con gli oncologi e i calciatori. La terza edizione, inoltre, potrà contare su un media partner di primo livello: AIOM ha stipulato un accordo con Rai Sport, per cui tutti gli incontri verranno trasmessi in diretta sul canale 57 del digitale terrestre e online in streaming sul sito www.raisport.rai.it.
Nelle prime due edizioni sono stati raggiunti migliaia di studenti grazie al contributo di campioni come Pato, Legrottaglie, Miccoli, Gilardino, Palombo, De Sanctis, Perrotta, El Shaarawy, Chiellini, Giovinco, Montella, Rocchi, che completano la “squadra della prevenzione” dell’AIOM. “Il cancro colpisce di più le Regioni settentrionali (+30%) rispetto al Sud – conclude Labianca -, ma complessivamente nel nostro Paese migliorano le percentuali di guarigione. Il 61% delle donne e il 52% degli uomini è vivo a cinque anni dalla diagnosi. Il merito è da ricondurre alla più alta adesione alle campagne di screening, che consentono di individuare la malattia in uno stadio iniziale, alla maggiore efficacia delle terapie ma anche alle campagne di sensibilizzazione e prevenzione oncologica, come il progetto Non fare autogol”.

Autore Davide Antonioli

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