10 Marzo 2009
VENETO: INSEDIATA COMMISSIONE ONCOLOGICA REGIONALE
La Commissione oncologica regionale del Veneto è stata formalmente insediata a Palazzo Balbi dall’assessore alla sanità Sandro Sandri, che ne è il presidente. Si tratta di un organismo che avrà compiti propositivi nei confronti della giunta regionale, con l’obiettivo di garantire linee di indirizzo omogenee e il coordinamento dei diversi interventi in questo specifico settore. L’assessore Sandri ha sottolineato che da questa commissione ci si attendono indicazioni essenziali per il funzionamento della sanità veneta che deve mantenersi su livelli di eccellenza. Per questo la sua composizione (i membri sono 35 con la presenza di un’ampia gamma di professionalità afferenti al campo oncologico) è stata individuata con tutta la delicatezza che la materia comporta. “L’oncologia infatti – ha aggiunto l’assessore – riveste un ruolo di primissimo piano ed e’ un’attività che presenta al suo interno una notevole diversificazione, che deve essere messa a sistema per dare ulteriore apporto allo sviluppo dell’intero sistema sanitario veneto”. Il compito primario di questo organismo sarà dunque quello di favorire il più possibile il “networking” da un lato e dall’altro l’applicazione di un approccio omogeneo in tutte le aziende Ulss venete. “Per realizzare questo obiettivo – ha detto Sandri – le professionalità e le competenze non mancano. Se, grazie al lavoro della Commissione, riusciremo ad emanare linee guida per affrontare alcune delle problematiche in campo oncologico e guidare il processo di costruzione di una rete oncologica regionale saremo già a buon punto”. Nel corso dell’incontro sono stati approfonditi numerosi aspetti, tra cui le interrelazioni con l’IOV (Istituto Oncologico Veneto) e con il Registro Regionale Tumori, che ha allo studio con le vicine realtà del Friuli Venezia Giulia e del Trentino Alto Adige la creazione di un registro comune. La Commissione si è data una metodologia di lavoro che prevede l’articolazione in sottogruppi. Sono sei le aree tematiche che saranno oggetto di analisi: prevenzione e screening; informazione, registri e informatizzazione delle cartelle cliniche; organizzazione della rete oncologica; ricerca, innovazione e collaborazione pubblico-privato; continuità assistenziale; diagnostica. L’esempio del Veneto andrebbe seguito anche dalle regioni italiane in cui tali commissioni non sono ancora state costituite o, se formalmente presenti, non sono operative.