Risposte obiettive e riduzione della massa tumorale sono state osservate da ricercatori del Cleveland Clinic Taussig Cancer Institute con terapie specifiche verso il Vascular Endothelial Growth Factor (VEGF) nei pazienti con carcinoma renale metastatico con istologia a cellule chiare e differenziazione sarcomatoide, anche se gli esiti migliori sono stati riscontrati nei casi con istologia prevalente a cellule chiare e componente sarcomatoide minoritaria. Il carcinoma renale metastatico con differenziazione sarcomatoide è un tumore molto aggressivo, associato a bassa risposta a chemioterapia o a immunoterapia. L’efficacia della VEGF-targeted therapy nei pazienti con questa patologia era fino ad oggi sconosciuta. In questo studio, pubblicato nel Journal of Clinical Oncology (
leggi abstract originale), sono stati identificati retrospettivamente 43 pazienti con carcinoma renale metastatico che presentavano caratteristiche sarcomatoidi nel tumore primario (in media pari al 14%; range: 3-90%) trattati con VEGF-targeted therapy (49% con sunitinib; 28% con sorafenib; 19% bevacizumab; 5% sunitinib e bevacizumab). Gli esami istologici sono stati rivisti per verificarne la differenziazione sarcomatoide, la risposta obiettiva, la riduzione della massa tumorale, la sopravvivenza libera da progressione (PFS) e la sopravvivenza globale (OS). Risposte parziali sono state osservate in 8 pazienti (19%), mentre 21 pazienti (49%) mostravano stabilizzazione e 14 (33%) progressione della malattia. Le risposte parziali sono state osservate solo nei pazienti che presentavano istologia a cellule chiare e una percentuale di elementi sarcomatoidi inferiore al 20%. La riduzione mediana della massa tumorale era -2% (range: da -85% a 127%); il 53% dei pazienti ha ottenuto un certo grado di riduzione della massa in seguito alla terapia. La stima della PFS e OS mediana era rispettivamente di 5.3 mesi e 11.8 mesi.