martedì, 22 ottobre 2024
Medinews
9 Aprile 2013

VARIAZIONE DELLE CARATTERISTICHE DEL CARCINOMA ANALE NEGLI STATI UNITI DAL 1997

L’incidenza del carcinoma anale in situ (CIS) e del tumore a cellule squamose del canale anale (SCCA) è aumentata drammaticamente dal 1997, sia negli uomini che nelle donne, sebbene i primi abbiamo maggiori probabilità di ricevere diagnosi di CIS. Il carcinoma SCCA è stato associato a una persistente infezione da virus del papilloma umano (HPV), ma secondo i ricercatori della City of Hope di Duarte in California con il cambiamento dei comportamenti sessuali, l’incidenza di SCCA e i fattori demografici relativi ai pazienti possono essere mutati negli ultimi anni. I ricercatori hanno dunque analizzato i dati pubblici del SEER (Surveillance, Epidemiology, and End Results) dal 1973 al 2009 per determinare i trend di incidenza e i fattori demografici che caratterizzano il carcinoma SCCA. Analisi ‘jointpoint’ sono state utilizzate per identificare il momento in cui si sono modificati i tassi di incidenza. Per comparazione, sono state condotte analisi simili anche per l’adenocarcinoma anale. Nello studio pubblicato sulla rivista Journal of Clinical Oncology (leggi abstract) i risultati delle analisi ‘jointpoint’ hanno identificato in 11231 pazienti con SCCA l’anno 1997, quale punto di flessione singola, in cui la pendenza dei tassi di incidenza è statisticamente aumentata (periodo 1997 – 2009 vs periodo 1973 – 1996: RR [risk ratio] 2.2, IC 95%: 2.1 – 2.3). La variazione percentuale annua (APC) è aumentata per tutti gli stadi del carcinoma SCCA e ha raggiunto il massimo nel CIS anale (APC 14.2, IC 95%: 10.2 – 18.4). Le variazioni demografiche che hanno caratterizzato il primo periodo di tempo, rispetto al più recente, includevano l’età più giovane alla diagnosi e gli aumentati tassi di incidenza in tutti gli stadi, nei due sessi e gruppi razziali. Nel periodo 1997 – 2009, le donne avevano una più bassa probabilità di presentare CIS (RR 0.3, IC 95%: 0.3 – 0.3), ma una maggiore di ricevere diagnosi di SCCA localizzato (RR 1.2, IC 95%: 1.1 – 1.3) e regionale (RR 1.5, IC 95%: 1.4 – 1.7); al contrario, le APC per l’adenocarcinoma tra 1791 pazienti rimanevano stabili durante questo periodo di tempo. In conclusione, l’incidenza di CIS e SCCA è cresciuta drammaticamente negli anni successivi al 1997 sia per gli uomini che per le donne, tuttavia gli uomini hanno maggiori probabilità di ricevere diagnosi di CIS. Queste variazioni sono probabilmente conseguenza dei programmi di screening disponibili per il sesso maschile e suggeriscono la validità degli sforzi per identificare le persone ad alto rischio che possono trarre beneficio da questo screening.
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