domenica, 1 ottobre 2023
Medinews
26 Febbraio 2013

VALUTAZIONE PROSPETTICA DELLA FIRMA COMPOSITA DI 70 GENI PER LA PROGNOSI DI CARCINOMA MAMMARIO: STUDIO OSSERVAZIONALE RASTER

Le probabilità di intervallo libero da recidiva a distanza (DRFI) a 5 anni, valutate in questo studio prospettico osservazionale di comunità pubblicato sulla rivista International Journal of Cancer (leggi abstract), confermano il valore prognostico addizionale della firma composita di 70 geni (MammaPrint™) sulle stime del rischio clinico-patologico ottenute con AOL (Adjuvant! OnLine). MammaPrint™ è stato sviluppato su una serie retrospettiva di pazienti con carcinoma mammario per predire il rischio di metastasi a distanza. Lo studio RASTER (microarRAy-prognoSTics-in-breast-cancER) è stato il primo studio disegnato per valutare prospetticamente la ‘performance’ della firma composita di 70 geni, il cui risultato era disponibile per 427 pazienti (cT1-3N0M0). Ricercatori olandesi, austriaci e statunitensi hanno basato la decisione di trattamento sistemico adiuvante sulle linee guida olandesi CBO 2004, sulla firma composita di 70 geni e sulle preferenze di medici e pazienti. Le probabilità di DRFI a 5 anni sono state comparate tra i sottogruppi sulla base dei risultati della firma composita di 70 geni e di AOL (con probabilità di sopravvivenza a 10 anni < 90% definita come alto rischio). Il follow-up mediano è stato di 61.6 mesi; solo il 15% delle pazienti a basso rischio (33 di 219), con firma composita di 70 geni, ha ricevuto chemioterapia adiuvante, rispetto all’81% di quelle ad alto rischio (169 di 208), con firma composita di 70 geni. Le probabilità di DRFI a 5 anni nelle pazienti a basso rischio (n = 219) e ad alto rischio (n = 208), con firma composita di 70 geni, erano rispettivamente del 97.0 e 91.7%, mentre le probabilità di DRFI a 5 anni nelle pazienti a basso rischio (n = 131) e ad alto rischio (n = 295), con AOL, erano rispettivamente del 96.7 e 93.4%. Nelle pazienti a basso rischio con firma composita di 70 geni e ad alto rischio con AOL (n = 124), tra le quali il 76% (n = 94) non aveva ricevuto chemioterapia adiuvante, la DRFI a 5 anni è risultata del 98.4%. Nel gruppo ad alto rischio AOL, il 32% in meno delle pazienti (94 di 295) sarebbe stata eleggibile alla chemioterapia adiuvante se fosse stata utilizzata la firma composita di 70 geni. In conclusione, in questo studio prospettico osservazionale di comunità, le probabilità di DRFI a 5 anni confermano l’addizionale valore prognostico della firma composita di 70 geni alle stime del rischio clinico-patologico di AOL. L’omissione della chemioterapia adiuvante, giudicata appropriata da medici e pazienti e suggerita dal risultato di basso rischio con firma composita di 70 geni, sembra non compromettere l’outcome delle pazienti.
TORNA INDIETRO