domenica, 1 ottobre 2023
Medinews
20 Marzo 2013

VALIDAZIONE ESTERNA DEL MODELLO DELL’INTERNATIONAL DATABASE CONSORTIUM E COMPARAZIONE CON ALTRI MODELLI PROGNOSTICI

Quello specifico sul carcinoma renale metastatico è risultato valido e può essere applicato per stratificare i pazienti in base al rischio per gli studi clinici e per aiutare la prognosi

Il modello dell’International Metastatic Renal-Cell Carcinoma Database Consortium offre informazioni prognostiche per i pazienti con carcinoma renale metastatico. Gli autori dello studio pubblicato sulla rivista The Lancet Oncology (leggi abstract) hanno testato l’accuratezza del modello in una popolazione esterna e lo hanno comparato con altri modelli prognostici. A questo scopo hanno incluso pazienti con carcinoma renale metastatico che erano stati trattati con anti-VEGF in prima linea in 13 centri oncologici internazionali, che erano stati inclusi nell’International Database Consortium, ma non avevano contribuito allo sviluppo iniziale del modello stesso. Endpoint primario era la sopravvivenza globale. Il modello dell’International Database Consortium è stato comparato con quello della Cleveland Clinic Foundation (CCF), dell’International Kidney Cancer Working Group (IKCWG), con il modello francese e del Memorial Sloan-Kettering Cancer Center (MSKCC) secondo gli indici di concordanza e altre misure di adattamento del modello. In totale, nello studio sono stati inclusi 1028 pazienti, di cui per 849 si possedevano i dati completi da inserire nel modello. La sopravvivenza globale mediana è risultata di 18.8 mesi (IC 95%: 17.6 – 21.4). I fattori di rischio predefiniti dell’International Database Consortium (anemia, trombocitosi, neutrofilia, ipercalcemia, performance status di Karnofsky < 80% e intervallo tra diagnosi e trattamento < 1 anno) erano fattori predittivi indipendenti di bassa sopravvivenza globale nel gruppo di validazione esterna (hazard ratio tra 1.27 e 2.08; indice di concordanza 0.71, IC 95%: 0.68 – 0.73). Quando i pazienti sono stati suddivisi in tre categorie di rischio, la sopravvivenza globale mediana è risultata di 43.2 mesi (IC 95%: 31.4 – 50.1) nel gruppo a rischio favorevole (157 pazienti con nessun fattore di rischio), di 22.5 mesi (IC 95%: 18.7 – 25.1) nel gruppo a rischio intermedio (440 pazienti con 1 – 3 fattori di rischio) e di 7.8 mesi (IC 95%: 6.5 – 9.7) nel gruppo a rischio sfavorevole (252 pazienti con 3 o più fattori di rischio; p < 0.0001; indice di concordanza 0.664, IC 95%: 0.639 – 0.689). In totale, si possedevano dati completi di 672 pazienti per testare tutti i cinque modelli. L’indice di concordanza del modello CCF è risultato 0.662 (IC 95%: 0.636 – 0.687), quello del modello francese 0.640 (IC 95%: 0.614 – 0.665), del modello IKCWG 0.668 (IC 95%: 0.645 – 0.692) e del modello MSKCC 0.657 (IC 95%: 0.632 – 0.682). Il numero di decessi riportato vs quello previsto a 2 anni è risultato molto simile nel modello dell’International Database Consortium, rispetto agli altri modelli. In conclusione, il modello specifico sul carcinoma renale metastatico dell’International Database Consortium è stato validato esternamente e può essere ora utilizzato nella stratificazione del rischio dei pazienti per gli studi clinici e per dare informazioni ai pazienti sulla prognosi.


Renal Cancer Newsgroup – Numero 2 – Febbraio 2013
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