Il sistema italiano è risultato il migliore sia dal punto di vista prognostico che per la stadiazione delle grosse masse tumorali
In alcuni pazienti con carcinoma epatocellulare di grandi dimensioni (HCC > 10 cm) l’esito chirurgico è favorevole, anche se i criteri di selezione rimangono controversi. Per questi pazienti non è ancora disponibile infatti una relazione tra i sistemi di stadiazione [(AJCC/UICC TNM classification, Liver Cancer Study Group of Japan TNM classification, Cancer of the Liver Italian Program [CLIP] scoring system e Japan Integrated Staging scoring system] e la prognosi post-chirurgica. Scopo dello studio retrospettivo, svolto all’Università di Osaka (Giappone) e pubblicato sul Journal of Hepato-Biliary-Pancreatic Surgery (leggi abstract originale), è stato identificare il sistema di stadiazione che offrisse il migliore valore prognostico per questi pazienti. Sono stati studiati 42 pazienti con HCC esteso. Diversi fattori prognostici sono stati valutati mediante analisi multivariata. Lo stadio di malattia è stato definito mediante i 4 sistemi sopra menzionati, per ciascuno dei quali è stata anche determinata l’accuratezza della predizione di mortalità a 1, 3 e 5 anni in base alla determinazione dell’AUC. L’analisi multivariata ha identificato l’alfa-fetoproteina serica e la possibilità di cura quali soli fattori prognostici significativi. La capacità discriminatoria del sistema di punteggio CLIP era superiore agli altri sistemi. Pazienti con punteggio CLIP < 2 avevano prognosi più favorevoli (lo score 0 corrispondeva a un tasso di sopravvivenza a 1 anno del 100%; lo score 1 al 75%) rispetto a quelli con punteggi > 2 (score 2, 3 e 4 rispettivamente a sopravvivenza del 50%, 46% e 33%). In conclusione, il sistema di punteggio CLIP è risultato il migliore per classificare i pazienti con HCC di grandi dimensioni e per la previsione della prognosi dopo l’intervento chirurgico.Liver Cancer Newsgroup – Numero 9 – Settembre 2009