L’uso di statine dopo la diagnosi di cancro della prostata è stato, in generale, associato a un ridotto rischio di morte per il tumore. Tuttavia, l’effetto è più evidente nei pazienti che avevano già assunto questi farmaci prima della diagnosi. Per valutare se l’assunzione di statine dopo la diagnosi di carcinoma prostatico fosse associata a un ridotto rischio di morte correlata al tumore e per tutte le cause e anche per esaminare se questa associazione fosse modificata dall’utilizzo di statine prima della diagnosi, ricercatori del Jewish General Hospital, McGill University e University of Montreal hanno analizzato una coorte di 11772 uomini che avevano ricevuto nuova diagnosi di tumore non metastatico della prostata, tra il 1 aprile 1998 e il 31 dicembre 2009, seguiti fino al 1 ottobre 2012, identificati da un ampio database elettronico di popolazione del Regno Unito. Modelli di rischio proporzionale di Cox, tempo-dipendenti, sono stati utilizzati per stimare gli hazard ratio (HR) aggiustati e gli intervalli di confidenza (IC) al 95% degli ‘outcome’ di mortalità associati all’uso di statine dopo la diagnosi, considerando il ritardo di un anno per latenza dell’effetto e minimizzazione della casualità negativa, e prendendo in esame la modificazione degli effetti con l’uso di statine prima della diagnosi. Nello studio pubblicato sulla rivista Journal of Clinical Oncology (
leggi testo), gli autori hanno osservato 3499 decessi, tra cui 1791 per il tumore della prostata, durante un follow-up medio di 4.4 anni (deviazione standard: 2.9 anni). L’uso di statine dopo la diagnosi di cancro è stato associato a un ridotto rischio di mortalità per tumore della prostata (HR 0.76; IC 95%: 0.66 – 0.88) e di mortalità per tutte le cause (HR 0.86; IC 95%: 0.78 – 0.95). La riduzione del rischio di mortalità per tumore della prostata e di mortalità per tutte le cause era più pronunciata nei pazienti che avevano utilizzato statine prima della diagnosi (rispettivamente: HR 0.55; IC 95%: 0.41 – 0.74; e HR 0.66; IC 95%: 0.53 – 0.81), con effetti più deboli in quelli che avevano iniziato il trattamento solo dopo la diagnosi (rispettivamente: HR 0.82; IC 95%: 0.71 – 0.96; e HR 0.91; IC 95%: 0.82 – 1.01). In conclusione, l’uso di statine dopo la diagnosi di tumore della prostata è stato globalmente associato a un ridotto rischio di mortalità specifica, tuttavia, l’effetto è più evidente nei pazienti che avevano assunto statine anche prima della diagnosi del tumore.