Vari studi hanno indicato un’aumentata incidenza di tumore della tiroide già a partire dagli anni ‘80. La maggiore diffusione della diagnosi, attraverso metodiche quali l’ecografia e la biospia ecoguidata, ha permesso di identificare tumori primari di piccole dimensioni, piuttosto che di grandi masse tumorali palpabili alla tiroide. Ma questa da sola non giustifica il crescente numero di tumori di ogni dimensione, ad altri fattori sembra possa essere imputabile questa evidenza. Lo studio, condotto da ricercatori della American Cancer Society/Emory University di Atlanta, ha valutato il trend di accresciuta incidenza dei tumori differenziati della tiroide (papillari e follicolari) in relazione a dimensioni della massa tumorale, età, razza e sesso. Gli autori dello studio, pubblicato nella rivista Cancer (
leggi abstract originale), hanno analizzato 30766 casi di cancro differenziato della tiroide diagnosticati nel periodo 1988-2005 e registrati nel database del National Cancer Institute’s Surveillance Epidemiology and End Results (SEER). Hanno quindi valutato i trend dei tassi di incidenza di cancro papillare e follicolare, la razza, l’età, le dimensioni del tumore primario (< 1.0 cm, 1.0-2.9 cm, 3.0-3.9 cm e > 4 cm) e lo stadio SEER (localizzato, regionale, a distanza) usando modelli di regressione ‘joinpoint’ e li hanno indicati come alterazione percentuale annuale (APC). I tassi di incidenza sono aumentati per i tumori di tutte le dimensioni (da 6.4 casi nel 1998 a 14.9 nel 2005 ogni 100000 donne, dato normalizzato per età, e da 2.5 casi nel 1988 a 5.1 casi ogni 100000 uomini). Tra le persone di ogni età e sesso, la percentuale più alta di incremento è stata osservata per i tumori primari di piccole dimensioni (inferiori a 1.0 cm) sia negli uomini (1997-2005: APC = 9.9) che nelle donne (1988-2005: APC = 8.6). I trend erano simili tra le razze. Aumenti significativi sono stati osservati anche per i tumori di dimensioni superiori o uguali a 4 cm negli uomini (1988-2005: APC = 3.7) e nelle donne (1988-2005: APC = 5.7) e per la malattia con metastasi a distanza (stadio SEER) negli uomini (APC = 3.7) e nelle donne (APC = 2.3). I tassi di incidenza dei tumori differenziati della tiroide di ogni dimensione sono dunque aumentati dal 1988 al 2005 negli Stati Uniti in entrambe i sessi. L’aumentata incidenza di questi tumori suggerisce che la diffusione della diagnostica non sia la sola motivazione. Altri fattori, tra cui esposizione ambientale, modificazioni delle abitudini alimentari e cause genetiche, possono essere coinvolti e dovrebbero essere attentamente studiati.