30 Settembre 2013
TUMORE DEL POLMONE: OK DALL’EUROPA PER AFATINIB
Svolta nel trattamento del tumore del polmone, una delle neoplasie più aggressive che ogni anno nel nostro Paese fa registrare 38.500 nuovi casi e 34.500 decessi. La Commissione Europea ha espresso parere favorevole per l’utilizzo di afatinib in pazienti con diversi tipi di tumore polmonare non a piccole cellule (NSCLC). La molecola ha dimostrato di offrire un beneficio superiore rispetto alla chemioterapia standard nel ritardare la progressione del tumore e nel migliorare i sintomi associati alla malattia. Si tratta del primo inibitore della famiglia ErbB. “Grazie al suo meccanismo di azione, afatinib inibisce in maniera irreversibile EGFR e gli altri componenti della famiglia ErbB, che svolgono un ruolo centrale nello sviluppo e nella diffusione dei tumori più pervasivi e a mortalità elevata – ha dichiarato il dott. Sanjay Popat, oncologo al Royal Marsden NHS Foundation Trust di Londra e sperimentatore dello studio LUX-Lung 3 – I risultati degli studi clinici dimostrano l’efficacia di afatinib nel ritardare la crescita tumorale e nel migliorare i sintomi associati al carcinoma polmonare, e ciò lo rende un’importante nuova alternativa terapeutica disponibile in Europa”. Questa neoplasia è una delle più diffuse, con 1,6 milioni di nuovi casi ogni anno nel mondo. È anche la più letale, con un numero di decessi maggiore rispetto al cancro del colon, del seno e della prostata insieme. Solo in Europa determina circa 270.000 decessi ogni anno.