11 Marzo 2014
TUMORE DEL COLON, SOPRAVVIVENZA +10% IN 15 ANNI
Il colon-retto è l’organo più colpito dal cancro. Le diagnosi sono 55mila e per la prima volta, si assiste a un incremento nella sopravvivenza, aumentata del 10% negli ultimi 15 anni. Il merito di questo progresso è soprattutto lo screening. “Purtroppo la possibilità di sottoporsi al test del sangue occulto nelle feci viene ancora ignorata da 4 italiani su 10 – ha spiegato Francesco Di Costanzo, Direttore dell’Oncologia Medica del “Careggi” di Firenze, uno dei centri di riferimento a livello nazionale su queste malattie, durante il II Master Class in Oncologia-Tumori gastrointestinali (GI) che si è chiuso venerdì scorso nel capoluogo toscano -. La prevenzione, primaria e secondaria, è un’arma fondamentale per ridurre l’incidenza e il rischio di ammalarsi di qualsiasi tipo di cancro. Inoltre, disponiamo oggi di strumentazioni per accertamenti clinici più efficaci e precisi, con importanti innovazioni che riguardano ad esempio le PET, tomografie ad emissioni di positroni. Ma non solo. Grazie ai marker biomolecolari stiamo cambiando la storia nel trattamento dei carcinomi del tratto gastrointestinale, che colpiscono ogni anno 90mila persone, perché possiamo classificare le neoplasie e seguire di conseguenza schemi terapeutici mirati, risparmiando cure inutili ai malati e aumentando la sopravvivenza. Moltissimi pazienti su cui prima non potevamo intervenire sono diventati oggi operabili. È evidente, quindi, come un’accurata selezione dei casi permetta di ridurre anche i costi e gli sprechi”. Il secondo appuntamento del Master Class nei tumori gastrointestinali (GI) ha riunito i massimi esperti italiani e ha scattato una fotografia attuale della situazione nel nostro Paese, sotto tutti i punti di vista: biologia molecolare, approcci multidisciplinari, best practices nella patologia avanzata, ecc.