La combinazione di iodio-131-metaiodobenzilguanidina (
131I-MIBG) alla chemioterapia sembra assumere un ruolo molto importante e potrebbe rappresentare un efficace ed innovativo regime di induzione per il neuroblastoma avanzato. Attualmente la prognosi dei pazienti pediatrici con neuroblastoma avanzato è sfavorevole e le risposte maggiori e immediate al trattamento sono strettamente correlate alla prognosi. Oncologi pediatri dell’ospedale A. Gemelli e Università Cattolica di Roma hanno valutato la tossicità e la risposta all’associazione della chemioterapia standard (cisplatino, ciclofosfamide, etoposide, vincristina e doxorubicina) a
131I-MIBG, che libera alte dosi di radiazione specificamente alle cellule di neuroblastoma, quale nuovo regime di induzione per questa neoplasia maligna pediatrica. Nello studio pubblicato sulla rivista Pediatric Blood Cancer (
leggi abstract originale) sono stati esaminati 13 bambini di età superiore a un anno, che avevano ricevuto diagnosi di neuroblastoma avanzato. Lo
131I-MIBG è stato somministrato al giorno 10, preceduto dalla chemioterapia nei 5 bambini già considerati in uno studio preliminare (gruppo 1), o sia prima che dopo la chemioterapia in altri 8 pazienti (gruppo 2). Il regime di induzione finale (utilizzato per il gruppo 2) è durato un mese e la valutazione è stata fatta 40 giorni dopo l’inizio del trattamento. I risultati di questo studio pilota indicano che l’estensione della tossicità ematologica, unico effetto collaterale in entrambi i gruppi, era simile a quella osservata con la sola chemioterapia. Dosi di
131I-MIBG fino a 16.6 mCi/kg non hanno mostrato evidenza di tossicità anche nei pazienti con infiltrazione estesa del midollo osseo. Nel complesso, due pazienti hanno ottenuto risposta completa, 6 risposta parziale molto buona, 4 risposta parziale e uno risposta mista. Nel gruppo 2, le risposte complete e parziali molto buone sono state osservate nei pazienti trattati con le dosi più alte di
131I-MIBG.