Ricercatori europei afferenti al Lymphoma Working Party dell’EMBT hanno condotto uno studio di efficacia su 2612 pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B trapiantati, tra il 2000 e il 2005, con cellule staminali, sulla cui applicabilità ed efficacia le esperienze sono ancora limitate. Di questi pazienti, 463 (18%) avevano età
≥ 65 anni al momento del trapianto (mediana 63 anni). Rispetto ai 2149 pazienti di età < 60 anni al momento del trapianto, i pazienti anziani avevano ricevuto più frequentemente almeno due linee di trattamento (76% vs 57%; p < 0.001), erano meno comunemente in prima remissione completa al momento del trapianto (23% vs 30%; p = 0.005) ed avevano ricevuto il trapianto più tardi rispetto alla diagnosi (tempo mediano: 14 mesi vs 7.5 mesi; p < 0.001). I dati dello studio, pubblicato nella rivista Haematologica (
leggi abstract originale), hanno inoltre mostrato nei pazienti anziani una mortalità, non per recidiva, più alta a 100 giorni (4.4% vs 2.8%), a un anno (8.7% vs 4.7%) e a 3 anni (10.8% vs 6.5%) (p = 0.002). Dopo un follow-up mediano di 12 mesi per i pazienti sopravviventi nel gruppo degli anziani e di 15 mesi nel gruppo di pazienti più giovani, il rischio di ricaduta era rispettivamente 38% e 32% (p = 0.006). La sopravvivenza libera da progressione a 3 anni era 51% e 62%, rispettivamente, (p < 0.001) e la percentuale di sopravvivenza globale a 3 anni era rispettivamente 60% e 70% (p < 0.001).