10 Aprile 2009
TERREMOTO: PASINI (OMS), OSPEDALI ITALIANI NON SONO ATTREZZATI
E’ fondamentale costruire nel nostro Paese ospedali che rispondano alle più rigide norme antisismiche e di sicurezza, ed è sintomatico che l’ospedale dell’Aquila, costruito neanche 10 anni fa, sia al contrario del tutto inagibile dopo il sisma in Abruzzo. Walter Pasini, direttore Centro di Global Health dell’Oms, punta il dito contro le strutture ospedaliere italiane: “Make Hospitals Safe in Emergencies – ha ricordato – e’ la parola d’ordine scelta quest’anno dall’Organizzazione mondiale della sanità per la giornata mondale della sanità che si celebra ogni anno il 7 aprile, data di nascita dell’Oms. Nessun tema avrebbe potuto essere più profetico e attuale di questo alla luce del violento terremoto che ha colpito l’Abruzzo e del crollo dell’ospedale dell’Aquila, costruito recentemente. Il crollo dell’ospedale ha privato la popolazione, specie i feriti gravi, dell’accesso alle cure sanitarie di emergenza con grave danno in termini di perdite di vite umane e di sofferenze patite. L’Organizzazione mondiale della sanità ci ricorda che un grande numero di vite può essere salvato durante terremoti, alluvioni e altre emergenze attraverso un migliore design e una migliore costruzione delle strutture sanitarie e attraverso la preparazione e l’aggiornamento del personale che vi opera”. Questi in particolare i sei interventi che l’Oms raccomanda a governi e autorità sanitarie: 1) valutare la sicurezza degli ospedali, 2) proteggere e allenare gli operatori sanitari per le emergenze, 3) pianificare la risposta alle emergenze, 4) costruire e ristrutturare gli ospedali per renderli resistenti ai terremoti, 5) adottare politiche nazionali e programmi per rendere sicuri gli ospedali, 6) proteggere il personale e le attrezzature sanitarie. “Al momento attuale – ha sottolineato Pasini – la struttura sanitaria italiana, non è, nella maggioranza dei casi, attrezzata per fronteggiare le emergenze come terremoti, alluvioni, epidemie. La catastrofe dell’Abruzzo deve pertanto insegnare al governo centrale e alle autorità sanitarie nazionali e regionali a rafforzare le caratteristiche antisismiche degli ospedali e a preparare il personale sanitario ad agire efficacemente nelle condizioni di emergenza. In un terremoto tutto può crollare fuorché l’ospedale che deve rimanere sempre e comunque un baluardo di sanità”.