martedì, 30 maggio 2023
Medinews
3 Agosto 2009

TERAPIA ORMONALE E CANCRO OVARICO

Indipendentemente da molte variabili (durata, formulazione, dosaggio dell’estrogeno, regime, tipo di progestinico e via di somministrazione), la terapia ormonale è associata ad un rischio più alto di sviluppare cancro all’ovaio. Già in passato è stato più volte suggerito un incremento del rischio di cancro ovarico nelle donne in menopausa che assumevano terapia ormonale sostitutiva (TOS), tuttavia, ad oggi non esistevano dati conclusivi riguardo le diverse formulazioni, i regimi e le vie di somministrazione. Ginecologi del Rigshospitalet, Università di Copenhagen, hanno valutato il rischio di tumore ovarico in donne nel periodo peri- e post-menopausale che assumevano TOS. Lo studio prospettico di coorte ha incluso 909946 donne danesi (escluse quelle con tumore ormono-sensibile od ovariectomia bilaterale) di 50-79 anni inserite nei registri nazionali danesi dal 1995 al 2005. I dati relativi all’esposizione (prescrizioni) sono stati ottenuti dal Registro nazionale sulle statistiche dei prodotti medicinali, mentre il Registro nazionale tumori e il Registro delle patologie hanno fornito i dati di incidenza sul cancro ovarico. Le informazioni su fattori confondenti e sui modificatori degli effetti sono state ottenute da altri registri nazionali. Durante un follow-up medio di 8 anni (7.3 milioni di donne-anno), si sono manifestati 3068 casi di cancro ovarico incidentale, dei quali 2681 casi del tipo epiteliale. Nello studio pubblicato nel Journal of the American Medical Association (leggi abstract originale), si è osservato che rispetto alle donne che non avevano mai assunto TOS, le attuali utilizzatrici avevano un’incidenza per tutti i tipi di cancro all’ovaio di 1.38 (intervallo di confidenza [IC] 95%: 1.26-1.51) e di 1.44 (IC 95%: 1.30-1.58) specificamente per il cancro ovarico epiteliale. Il rischio diminuiva con il passare degli anni dall’ultima assunzione: 1.22 (IC 05%: 1.02-1.46, per i successivi 0-2 anni), 0.98 (IC 95%: 0.75-1.28, per i successivi 2-4 anni), 0.72 (IC 95%: 0.50-1.05, per i successivi 4-6 anni) e 0.63 (IC 95%: 0.41-0.96, dopo i 6 anni). Per le donne ancora in TOS, il rischio di cancro all’ovaio non differiva con il tipo o la durata dell’utilizzazione della TOS. I tassi di incidenza nelle donne che attualmente erano in TOS e che non avevano mai assunto la terapia erano di 0.52 e 0.40 ogni 1000 anni, rispettivamente, con un incremento del rischio assoluto di 0.12 (IC 95%: 0.01-0.17) ogni 1000 anni. Questo valore corrisponde approssimativamente a un caso di cancro all’ovaio in più ogni 8300 donne che assumono TOS ogni anno.
TORNA INDIETRO