Il diabete mellito di tipo 2 è stato identificato quale fattore di rischio indipendente di sviluppo del tumore ed i pazienti ne risultano essere già affetti nella maggioranza dei casi prima che venga posta diagnosi di tumore. Nei maschi, la terapia antidiabetica basata sull’impiego di insulina e sulfaniluree quasi triplica il rischio di neoplasia maligna, mentre l’uso di metformina ha un effetto protettivo. Internisti dell’ospedale di Pordenone hanno valutato l’associazione tra carcinoma epatico e diabete mellito di tipo 2 analizzando le relazioni temporali tra la manifestazione della malattia diabetica e lo sviluppo di epatocarcinoma ed i possibili effetti della terapia sul rischio di sviluppare il tumore. Nello studio, pubblicato nella rivista World Journal of Gastroenterology (
leggi abstract originale), sono stati arruolati 465 pazienti con epatocarcinoma, 618 con cirrosi e 490 controlli sani. La stima del rischio (odds ratio, OR) di sviluppare carcinoma epatico è stata valutata con analisi univariata e multivariata anche in pazienti diabetici trattati con insulina o farmaci ipoglicemizzanti (sulfaniluree e metformina). La prevalenza di diabete mellito nei pazienti con carcinoma epatico era pari al 31.2%, mentre era del 23.3% nei cirrotici e del 12.7% nel gruppo di controllo. In analisi univariata e multivariata, l’OR per carcinoma epatico nei pazienti diabetici era rispettivamente 3.12 (IC: 2.2-4.4; p < 0.001) e 2.2 (IC: 1.2-4.4; p = 0.01). Nell’84.9% dei casi, il diabete mellito di tipo 2 era presente prima della diagnosi di carcinoma epatico. Inoltre, nei pazienti diabetici trattati con insulina o sulfaniluree l’OR per il carcinoma epatico risultava 2.99 (IC: 1.34-6.65; p = 0.007), mentre in quelli trattati con metformina era 0.33 (IC: 0.1-0.7; p = 0.006). I risultati, quindi, confermano il diabete mellito di tipo 2 quale fattore di rischio indipendente per il carcinoma epatico, malattia presente nella maggior parte dei pazienti prima della diangosi di neoplasia. Nei maschi con diabete mellito di tipo 2 i dati indicano un’associazione diretta tra carcinoma epatico e terapia ipoglicemizzante costituita da insulina e sulfaniluree, ed invece una relazione inversa con il trattamento a base di metformina.