martedì, 22 ottobre 2024
Medinews
13 Gennaio 2014

STUDIO RANDOMIZZATO CONFIRM: SOPRAVVIVENZA GLOBALE FINALE CON FULVESTRANT 500 VS 250 MG

Nelle pazienti con tumore mammario positivo ai recettori degli estrogeni, localmente avanzato o metastatico, la somministrazione di fulvestrant al dosaggio di 500 mg sarebbe associata a una riduzione del rischio di morte del 19% e a una differenza di sopravvivenza globale (OS) mediana di 4.1 mesi, rispetto al dosaggio di 250 mg. Al momento dell’analisi iniziale della OS nello studio CONFIRM (Comparison of Faslodex in Recurrent or Metastatic Breast Cancer) di fase III, randomizzato, in doppio cieco, circa il 50% delle pazienti era deceduto. Un’analisi finale della OS è stata quindi successivamente pianificata al raggiungimento del 75% dei decessi. Nello studio pubblicato sulla rivista Journal of the National Cancer Institute (leggi testo), le pazienti sono state randomizzate (1:1) a fulvestrant 500 mg, somministrato in due iniezioni intramuscolari da 5 ml ai giorni 0, 14 e 28 e successivamente ogni 28 giorni (± 3), o a fulvestrant 250 mg, somministrato in due iniezioni intramuscolari da 5 ml (una di fulvestrant e una di placebo, identica nell’aspetto al farmaco in studio) ai giorni 0, 14 (due iniezioni di solo placebo) e 28 e successivamente ogni 28 giorni (± 3). La OS è stata analizzata utilizzando un test log-rank non aggiustato. Nessun aggiustamento è stato apportato per la molteplicità. Sono stati riportati anche gli eventi avversi gravi e la migliore risposta alla successiva terapia; tutti i test statistici erano a due code. I ricercatori europei (in Italia, il gruppo dell’ospedale di Prato), in collaborazione con colleghi russi, ucraini, statunitensi e sudamericani, hanno randomizzato in totale 736 donne (età mediana 61.0 anni) a fulvestrant 500 mg (n = 362) o 250 mg (n = 374). Al momento dell’analisi finale di sopravvivenza, 554 pazienti su 736 (75.3%) erano decedute. La OS mediana è risultata pari a 26.4 mesi nelle pazienti trattate con fulvestrant 500 mg e a 22.3 mesi in quelle che hanno ricevuto il dosaggio dimezzato (hazard ratio 0.81, intervallo di confidenza 95%: 0.69 – 0.96; p nominale = 0.02). Non sono state osservate differenze clinicamente importanti nei profili degli eventi avversi gravi tra i due gruppi di trattamento e nessun ‘clustering’ di eventi avversi gravi è stato evidenziato nelle due coorti. Il tipo di prima terapia successiva e le risposte obiettive a questo trattamento erano ben bilanciate tra i due gruppi. In conclusione, nelle pazienti con tumore mammario positivo ai recettori degli estrogeni, localmente avanzato o metastatico, fulvestrant al dosaggio di 500 mg è associato a una riduzione del rischio di morte del 19% e a una differenza di sopravvivenza globale mediana di 4.1 mesi, rispetto al dosaggio di 250 mg. Inoltre fulvestrant al massimo dosaggio è stato ben tollerato e non è stata identificata alcuna nuova segnalazione di sicurezza.
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