martedì, 22 ottobre 2024
Medinews
28 Gennaio 2014

STUDIO INTERNAZIONALE DI RIPRODUCIBILITÀ DELL’ANALISI DI KI67

Lo studio pubblicato sulla rivista Journal of the National Cancer Institute (leggi abstract) ha evidenziato un’elevata variabilità della misurazione dell’indice Ki67 tra alcuni dei laboratori con maggiore esperienza al mondo. Nel tumore mammario, la valutazione immunoistochimica della proliferazione con il marcatore Ki67 ha un potenziale utilizzo sia nella ricerca che nel trattamento clinico. Tuttavia, la mancanza di uniformità tra i vari laboratori ne ha limitato il valore. Un Working Group internazionale per Ki67 nel tumore mammario è stato quindi nominato dal Breast International Group (in Italia, il gruppo dell’Istituto Europeo di Oncologia e Università di Milano) e dal North American Breast Cancer Group per creare una strategia di armonizzazione dell’analisi di Ki67 e per migliorare la concordanza del punteggio. Per attuare tutto ciò il Working Group ha condotto uno studio di riproducibilità di Ki67 nel tumore mammario. Otto laboratori hanno ricevuto 100 casi di tumore mammario in microarray di tessuto dello spessore di 1 mm (una parte sottoposta a colorazione dal laboratorio partecipante e una parte dal laboratorio centrale; entrambi hanno utilizzato l’anticorpo MIB-1). Ciascun laboratorio ha calcolato l’indice di Ki67, come percentuale di cellule tumorali invasive risultate positive alla colorazione, utilizzando il proprio metodo. Sei laboratori hanno ripetuto la colorazione in loco di 50 casi in 3 diverse giornate. L’origine della variazione è stata analizzata utilizzando modelli a effetti casuali con misure trasformate in scala logaritmica. La riproducibilità è stata quantificata con il coefficiente di correlazione intra-classe (ICC) e sono stati forniti gli intervalli di confidenza (IC) al 95%, a due code, approssimativi, per i veri coefficienti di correlazione intra-classe in questi esperimenti. La riproducibilità intra-laboratorio è risultata elevata (ICC = 0.94, IC 95%: 0.93 – 0.97), mentre quella inter-laboratorio era solo moderata (colorazione a livello centrale: ICC = 0.71, IC 95%: 0.47 – 0.78; colorazione a livello locale: ICC = 0.59, IC 95%: 0.37 – 0.68). La media geometrica dei valori di Ki67 per ciascun laboratorio tra i 100 casi analizzati variava tra 7.1 e 23.9% per la colorazione effettuata a livello centrale e tra 6.1 e 30.1% per quella locale. I fattori che contribuivano alla discordanza inter-laboratorio includevano la selezione della regione del tumore, il metodo di conteggio e la valutazione soggettiva di positività della colorazione. Metodi di conteggio formale hanno offerto risultati più uniformi rispetto alla stima visiva. In conclusione, è stata osservata una sostanziale variabilità dell’indice Ki67 tra alcuni dei laboratori con maggiore esperienza al mondo. I valori di Ki67 e i cut-off, utili per la decisione clinica, non sono quindi trasferibili da un laboratorio a un altro senza prima standardizzare la metodologia di punteggio, perché la validità analitica è limitata.
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