8 Aprile 2014
SPENDING REVIEW: L’OCSE BOCCIA I TAGLI PREVISTI ALLA SPESA SANITARIA
“I dati forniti a supporto delle riduzioni di spesa sanitaria proposte nella spending review non consentono di apprezzare appieno la situazione di crescente svantaggio del servizio sanitario nazionale rispetto ai sistemi sanitari di altri paesi europei”. E’ quanto sostiene un report curato dalla Divisione Salute dell’OCSE e redatto a seguito della richiesta di chiarimenti da parte della Commissione Igiene e Sanità del Senato. “L’Italia – si legge nel documento – ha una spesa sanitaria pubblica pro capite di oltre un terzo inferiore alla media degli altri paesi dell’area Euro considerati nella spending review. Il divario si è triplicato dall’inizio degli anni 2000. Il livello di prestazioni sanitarie erogate in Italia è sensibilmente inferiore a quanto osservato nella quasi totalità degli altri paesi dell’area. Per questo – prosegue l’Ocse -, nella situazione descritta, eventuali riduzioni di spesa non finalizzate soltanto al recupero di inefficienze si ripercuoterebbero ulteriormente sull’accesso, in particolare da parte dei cittadini più svantaggiati, sui livelli e sulla qualità dell’assistenza sanitaria. Senza contare che il benchmark proposto (5,25% del PIL) per la spesa sanitaria pubblica non è compatibile con il modello di servizio sanitario nazionale esistente in Italia”.