martedì, 5 dicembre 2023
Medinews
26 Novembre 2008

SORAFENIB NEI PAZIENTI ANZIANI CON CARCINOMA RENALE AVANZATO: ANALISI DI SOTTOGRUPPO DELLO STUDIO TARGET

L’età non influenza la prognosi del carcinoma renale (CCR) in stadio avanzato con sorafenib. A queste conclusioni sono giunti ricercatori europei e statunitensi dopo aver condotto un’analisi retrospettiva di sottogruppo nell’ambito dello studio Target (Treatment Approach in Renal cancer Global Evaluation Trial) che ha valutato efficacia e sicurezza di sorafenib in pazienti anziani di età > 70 anni (n = 115) rispetto ai più giovani (n = 787, età < 70 anni) con CCR allo stadio avanzato. Sino ad oggi persisteva la percezione che i pazienti più anziani potessero essere a rischio più alto di manifestare effetti tossici e allo stesso tempo ottenere minori benefici clinici in seguito a terapia anticancro rispetto ai pazienti più giovani. Questa convinzione deriva dalla sotto-rappresentazione di pazienti anziani nei trial clinici e dai ben noti gravi effetti collaterali della chemioterapia citotossica. Non è noto quindi come i pazienti anziani rispondano alla target therapy. Lo studio randomizzato, di fase 3, pubblicato nel Journal of the National Cancer Institute (leggi abstract originale) e supportato dalle note dell’editore, ha indicato una simile sopravvivenza mediana libera da progressione nei pazienti giovani (23.9 settimane; hazard ratio [HR] per la progressione rispetto a placebo = 0.55, intervallo di confidenza [IC] 95%: 0.47-0.66) e anziani (26.3 settimane; HR = 0.43, IC 95%: 0.26-0.69) in trattamento con sorafenib. Anche le percentuali di beneficio clinico nei pazienti più giovani di 70 anni (83.5%) e anziani (84.3%) trattati con sorafenib erano simili e in ogni caso superiori a quelle dei controlli (53.8% e 62.2%, rispettivamente nei due gruppi). Gli eventi avversi erano prevedibili e controllabili ed indipendenti dall’età del paziente. Il trattamento con sorafenib ha rallentato il tempo di deterioramento dello stato di salute osservato dal paziente sia nei più anziani (121 giorni con sorafenib vs 85 giorni nel gruppo in placebo; HR = 0.66, IC 95%: 0.43-1.03), che nei più giovani di 70 anni (90 giorni con sorafenib vs 52 giorni nel gruppo in placebo; HR = 0.69, IC 95%: 0.59-0.81) ed ha migliorato la qualità di vita nel periodo di osservazione.


Renal Cancer Newsgroup – Numero 11 – Novembre 2008
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