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Medinews
8 Aprile 2014

SORAFENIB COME TERAPIA TARGET DI PRIMA O SECONDA LINEA IN PAZIENTI CON CARCINOMA RENALE METASTATICO SECONDO LA PRATICA COMUNE

Lo studio Italian Retrospective Analysis of Sorafenib as First or Second Target Therapy ha valutato l’efficacia e la sicurezza di sorafenib in pazienti con carcinoma renale metastatico nella comune pratica clinica. Erano eleggibili tutti i pazienti che avevano ricevuto sorafenib come singolo agente in prima o seconda linea, tra gennaio 2008 e dicembre 2010. La raccolta retrospettiva dei dati è iniziata nel 2012 e ha coperto almeno un anno di follow-up. Endpoint primario era la sopravvivenza globale (OS). I ricercatori italiani, partecipanti allo studio pubblicato sulla rivista Future Oncology (leggi testo), hanno osservato una OS mediana di 17.2 mesi (IC 95%: 15.5 – 19.6), pari a 19.9 mesi (IC 95%: 15.9 – 25.3) nei pazienti trattati con sorafenib in prima linea e a 16.3 mesi (IC 95%: 13.1 – 18.2) in quelli trattati in seconda linea. La sopravvivenza globale mediana libera da progressione era invece 5.9 mesi (IC 95%: 4.9 – 6.7), cioè 6.6 mesi (IC 95%: 4.9 – 9.3) e 5.3 mesi (IC 95%: 4.3 – 6.0) rispettivamente nei pazienti trattati con sorafenib in prima e seconda linea. In conclusione, l’efficacia e la sicurezza di sorafenib nella comune pratica clinica è risultata generalmente buona, specialmente in relazione alla OS nei pazienti trattati in seconda linea, dove i risultati erano equiparabili a quelli osservati in recenti studi clinici prospettici.
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