lunedì, 5 giugno 2023
Medinews
8 Settembre 2009

SOPRAVVIVENZA E PROFILO DI CITOCHINE E DEI FATTORI ANGIOGENICI PRIMA DEL TRATTAMENTO CON INTERFERONE-ALFA

I livelli serici di queste molecole permettono la valutazione della prognosi dei pazienti con carcinoma renale metastatico ed aiutano ad identificare quelli con buona previsione di sopravvivenza a 5 anni. Lo studio pubblicato nella rivista Annals of Oncology (leggi abstract originale) ha valutato la relazione tra i livelli di citochine e di fattori angiogenici nel siero e la sopravvivenza globale in pazienti con carcinoma renale metastatico trattati con interferone-alfa (IFN-alfa). A tale scopo, oncologi della Medical University of South Carolina di Charleston hanno misurato i livelli di queste molecole nel siero in 103 pazienti arruolati in uno studio randomizzato a due dosaggi di IFN-alfa (0.5 MU x due volte al dì oppure 5 MU giornalieri). Sono state determinate le concentrazioni seriche di 17 analiti, attraverso dosaggi ‘multiplex bead immunoassay’ (VEGF A e varie citochine) o ELISA (enzyme-linked immunosorbent assay) (basic fibroblast growth factor). Per valutare l’effetto dei livelli di queste molecole e di fattori clinici sulla sopravvivenza globale, sono stati utilizzati modelli proporzionali del rischio. Il livello di interleuchina (IL)-5, IL-12 p 40, VEGF A e IL-6 prima del trattamento e il raggruppamento di rischio del Memorial Sloan-Kettering Cancer Center correlavano con la sopravvivenza globale (HR 2.33, 2.00, 2.07, 1.82 e 0.39, rispettivamente) con indice di concordanza di 0.69 per il modello combinato vs 0.60 per il modello dei soli analiti vs 0.52 per il modello clinico. In conclusione, il profilo dei livelli serici di citochine e dei fattori angiogenici permette una valutazione prognostica del carcinoma renale metastatico ed aiuta ad identificare i pazienti con sopravvivenza globale a 5 anni del 20%.
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