giovedì, 28 settembre 2023
Medinews
2 Luglio 2013

SFIDE ATTUALI PER IL TEST HER2 IN PATOLOGIA DIAGNOSTICA: STATO DELL’ARTE E CONTROVERSIE

Gli agenti di iper-espressione HER2 e anti-HER2 rappresentano probabilmente la miglior testimonianza del successo di terapia personalizzata nel tumore del seno. In considerazione delle importanti implicazioni terapeutiche, il problema sotto riflettori è, da sempre, la corretta identificazione di vera positività HER2 su campioni di tessuto. Lo studio dei ricercatori dell’Università di Torino, pubblicato sulla rivista Frontiers in Oncology (leggi Abstract), ha preso in esame queste sfide. L’eleggibilità ad agenti anti-HER2 è strettamente legata alla dimostrazione di iper-espressione HER2 (da immunoistochimica) o amplificazione del gene HER2 da tecniche in situ (ibridazione fluorescente in situ, FISH), tuttavia ci sono controversie che coinvolgono casi con stato HER2 “ambiguo” basato su tecniche convenzionali (circa il 20% di campioni). In termini di espressione HER2, un elemento di maggiore dibattito è la presenza di forme di proteina a intera lunghezza e tronca e dati clinici discutibili riportati sulle implicazioni terapeutiche di questi frammenti HER2. In termini di valutazione del gene HER2, l’incidenza dell’amplificazione della regione centromerica del cromosoma 17 (CEP17) è stata dimostrata responsabile di risultati fuorvianti HER2 FISH, precludendo la terapia a base di anti- HER2 ad alcuni pazienti. Infine mutazioni che attivano l’HER2 sono state descritte recentemente come un meccanismo biologico alternativo all’amplificazione del gene HER2. In questa revisione i ricercatori si sono focalizzati sulle controversie che patologi e oncologi affrontano quotidianamente nel tentativo di disegnare il trattamento più personalizzato possibile per pazienti con tumore del seno. Gli studiosi si sono concentrati sul gene HER2 e sulla proteina, sia a livello tecnico che di interpretazione.
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