La chirurgia conservativa, che presta particolare attenzione alla preservazione della fertilità, è oggi considerata un trattamento sicuro per le donne con cancro epiteliale dell’ovaio in stadio IA, con istologia favorevole. Lo studio pubblicato nella rivista Journal of Clinical Oncology (
leggi abstract originale) suggerisce proprio questa procedura, seguita da chemioterapia, nelle pazienti con cancro epiteliale dell’ovaio in stadio IA e in quelle con istologia a cellule chiare. I ricercatori giapponesi hanno valutato gli esiti clinici e la fertilità in pazienti consecutivamente trattate per il carcinoma ovarico epiteliale unilaterale invasivo dell’ovaio allo stadio I. Lo studio retrospettivo multi-istituzionale è stato condotto per identificare le pazienti con tumore epiteliale ovarico in stadio I trattate con chirurgia conservativa. L’istologia favorevole è stata definita come adenocarcinoma di grado 1 o 2, esclusa l’istologia a cellule chiare. Un totale di 211 pazienti (in stadio IA, n = 126; in stadio IC, n = 85) sono state arruolate nelle 30 istituzioni partecipanti allo studio. La durata mediana del follow-up era 78 mesi. La sopravvivenza globale a 5 anni e libera da recidiva erano rispettivamente del 10% e 97.8% nelle pazienti in stadio IA o con istologia favorevole (n = 108), del 100% e 100% per quelle in stadio IA e istologia a cellule chiare (n = 15), del 100% e 33.3% per stadio IA e grado 3 (n = 3), del 96.9% e 92.1% per stadio IC e istologia favorevole (n = 67), del 93.3% e 66.0% per stadio IC e istologia a cellule chiare (n = 15) e del 66.7% e 66.7% per stadio IC e grado 3 del tumore (n = 3). Il 53.6% delle pazienti (45 di 84) nullipare al momento della chirurgia conservativa, sposate, hanno partorito 56 bambini sani.