mercoledì, 6 novembre 2024
Medinews
2 Febbraio 2010

SALE: PER L’ESC SERVE UNA LEGGE SUGLI ALIMENTI, QUESTA E’ LA SETTIMANA DI SENSIBILIZZAZIONE

I risultati del recente studio americano che quantifica i casi prevenibili di infarto e ictus grazie alla diminuzione di sale nella dieta, sottolineano la necessità di urgenti misure di sanità pubblica – in particolare riguardanti il contenuto di cloruro di sodio negli alimenti confezionati – per ridurre sostanzialmente l’introito di sale. E’ la presa di posizione della European Society of Cardiology in relazione all’articolo da poco pubblicato su England Journal of Medicine. Per gli autori della ricerca, guidati da Kirsten Bibbins-Domingo dell’Università di San Francisco, Usa, ‘tagliare’ di 3 grammi al giorno il consumo di sale nelle persone tra 35 e 85 anni d’età, servirebbe a prevenire negli Usa da 32.000 a 66.000 ictus e da 54.000 a 100.000 infarti. Gli autori concludono che la diminuzione di sale nella dieta non ha effetti solo sulla riduzione della pressione ma anche sulla prevenzione degli eventi cardiovascolari. L’Esc diffonde in questa occasione le stime sul consumo di sale in Europa: dagli 8,6 g al dì in Gran Bretagna ai 12 g della Croazia. Ma non ci sono Paesi che non superano la soglia consigliata nelle ESC Clinical Practice Guidelines for the Management of Arterial Hypertension (redatte su indicazioni dell’Oms) e cioè 5 g/dì vale a dire un cucchiaino da tè. La World Action on Salt and Health (WASH), organizzazione che collabora con i governi di tutto il mondo, ha indetto una settimana di sensibilizzazione sul tema (World Salt Awareness Week 2010) che è cominciata ieri e terminerà domenica 7 febbraio 2010.

Esc
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