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Medinews
28 Luglio 2009

SALE NELLA DIETA AGGRAVA IPERTENSIONE

Le persone con ipertensione non controllata, anche se assumono farmaci, probabilmente introducono troppo sale con la dieta. Ma quando questo si riduce drasticamente, anche la pressione arteriosa si abbassa. Queste le conclusioni di uno studio condotto dal dott. Eduardo Pimenta della University of Queensland School of Medicine di Brisbane, in Australia. I pazienti, che assumevano mediamente più di 3 farmaci anti-ipertensivi, avevano all’inizio dello studio una pressione media di 145,8/83,9 mmHg. Ad essi è stata dapprima somministrata una dieta ricca di sale (5,7 g di sodio al giorno) per 15 giorni e poi una povera di sale (1,15 g di sodio al giorno). Passando alla dieta a basso sodio, la pressione sistolica si è ridotta in media di 22,7 mmHg e la diastolica di 9,1 mmHg. Anche se le raccomandazioni americane e inglesi indicano un apporto di sodio non superiore a 6 g al giorno e quelle dell’Oms una quantità massima di 5 g, nei paesi industrializzati il consumo è molto più alto (9-12 g al giorno). “I risultati suggeriscono che i pazienti con ipertensione resistente ai farmaci sono sensibili al sale – spiegano i ricercatori. – In essi il sale introdotto con la dieta causa una ritenzione idrica tale da rendere inefficaci i trattamenti anti-ipertensivi.”

Reuters Health – Hypertension
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