Patients with HIV infection are at increased risk for cancer. Cancer is the leading cause of death among non–AIDS-defining illnesses in these patients. Immune checkpoint inhibitor (ICI) therapy has transformed the treatment of cancer. However, clinical trials of ICIs have historically excluded patients with HIV infection. The safety and efficacy profile of ICIs is unknown in this underrepresented population. To summarize results on the safety and efficacy of ICI therapy … (leggi tutto)
Viene valutato il profilo di tollerabilità dei checkpoint inibitori in pazienti affetti da patologia tumorale in stadio avanzato e con positività per HIV (human immunodeficiency virus). Gli autori identificano in letteratura 73 casi di cui solo una parte trattati nell’ambito di trials clinici, ma per lo più trattati nella pratica clinica e poi riportati in Clinical Cases.In questa analisi gli autori riscontrano lo stesso tasso di risposte in questi pazienti HIV positivi se paragonati agli altri pazienti: 30% nei pazienti affetti da NSCLC e 27% nei pazienti affetti da melanoma. Oltre a ciò, il trattamento con checkpoint inibitori offre un vantaggio nel trattamento del sarcoma di Kaposi (risposta pari al 67%). Anche la tossicità non sembra essere molto peggio in questo Gruppo di pazienti e l’infezione resta “non attiva” nel 97% dei casi (26 su 28) di quelli che erano in questa condizione prima di iniziare l’immunoterapia. Inoltre in 6 casi in cui la carica virale era detettabile prima dell’immunoterapia, 5 riportavano una riduzione della stessa dopo trattamento antitumorale.
Il dato, pur necessitando di ulteriori verifiche prospettiche è sicuramente interessante.