20 Luglio 2009
SACCONI, BASTA CON SQUILIBRI STRUTTURALI REGIONI
C’è un punto su cui non si può transigere: la responsabilità amministrativa delle Regioni per cui non è tollerabile che ciò che si può fare a Treviso non si possa fare a Reggio Calabria: e ciò va fatto adesso ora, nelle prossime settimane. Lo ha detto il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, intervenuto alla presentazione del volume ‘L’assistenza primaria in Italia, dalle condotte mediche al lavoro di squadra’ a cura del Gisap, con cui si riporta al centro dell’attività medica la persona umana nella sua interezza. “Il piano di rientro della Calabria si fa in mezz’ora: basta decidere ovviamente avendo parlato con la gente, ma bisogna decidere – ha aggiunto il ministro – e come con la Calabria lo stesso deve avvenire con altre regioni, il Molise, la Sicilia, l’Abruzzo, il Lazio per il quale va valutato attentamente la razionalizzazione nell’area pubblica. Qualsiasi intervento nell’ambito della sanità non può prescindere dal mettere al centro come primo punto la responsabilità amministrativa”. Un altolà dunque tassativo agli squilibri strutturali manifestati da alcune Regioni italiane. Quindi il ministro ha assicurato che nel settore non ci saranno tagli come dimostra anche il Dpef. “Io considero i 4 miliardi e mezzo di euro per il 2010-2011 dato il contesto generale un aumento e non un decremento, come si vorrebbe far passare, della spesa sanitaria”. Il ministro si è detto d’accordo con le priorità fissate dal volume presentato al Ministero della Salute ma ha tenuto più volte a ribadire che “qualsiasi modello organizzativo, e quello che abbiamo già predisposto e largamente condiviso anche dall’opposizione, ha un esito positivo solo se si parte oltre che dalle priorità di mettere al centro la persona e dalla sua presa in carico dalla nascita alla morte, anche e soprattutto dalla responsabilità amministrativa. Mi rifiuto di pensare – ha concluso il ministro – che ciò non sia possibile”.