lunedì, 25 settembre 2023
Medinews
1 Marzo 2011

RUOLO PREDITTIVO DI ALFA-FETOPROTEINA NEL TRAPIANTO DI FEGATO DEI PAZIENTI CON EPATOCARCINOMA

La suddivisione prima del trapianto ortotopico di fegato (OLT) dei pazienti con carcinoma epatico in tre gruppi ha permesso di correlare la concentrazione di alfa-fetoproteina (AFP) nel siero alla sopravvivenza e identificarla quale fattore prognostico. Livelli elevati di AFP nel siero prima del trapianto sono indicativi della prognosi di mortalità dopo OLT per carcinoma epatico. Ricercatori del Comprehensive Cancer Center, City of Hope, di Duarte in California hanno condotto un’analisi retrospettiva in una coorte di popolazione selezionata dallo United Network for Organ Sharing registry (2003-2008). I pazienti sono stati stratificati in tre gruppi in base ai livelli di AFP (bassi: < 20 ng/mL; medi: 20 – 399 ng/mL; alti: ≥ 400 ng/mL) e le caratteristiche cliniche e patologiche sono state comparate tra i gruppi. Curve di sopravvivenza sono state costruite con il metodo di Kaplan-Meier e sono state condotte analisi univariata e multivariata di regressione di Cox. Gli autori dello studio pubblicato sulla rivista Archives of Surgery (leggi abstract originale) hanno identificato 2253 pazienti sottoposti a OLT per carcinoma epatico dei quali erano disponibili i valori di AFP sierici prima del trapianto. Tra questi, 1210 pazienti (53.7%) rientravano nel gruppo con bassi livelli di AFP, 805 (35.7%) in quello intermedio e 238 (10.6%) nel gruppo con livelli elevati di AFP. In analisi univariata, il gruppo con basse concentrazioni di AFP ha mostrato la migliore sopravvivenza a 4 anni (76%), rispetto a quello con valori intermedi (65%; p = 0.001) e alti (57%; p < 0.001) di AFP. Sono stati inoltre valutati i livelli di AFP nei pazienti con carcinoma epatico solo in stadio II, e anche in questa popolazione è stata confermata una sopravvivenza migliore nel gruppo con bassi livelli di AFP (p < 0.001). In analisi multivariata, i gruppi con livelli medi e alti di AFP sono stati associati a mortalità più elevata (medi: hazard ratio [HR] 1.50, intervallo di confidenza [IC] 95%: 1.19 – 1.89; p = 0.001, e alti: HR 2.11, IC 95%: 1.55 – 2.88; p < 0.001). Le concentrazioni di AFP nel siero sono state quindi indicate quale fattore predittivo prognostico indipendente dell’esito dopo OLT per il carcinoma epatico. L’associazione tra i valori di AFP nel siero e la sopravvivenza dopo OLT deve essere tuttavia approfondita in studi futuri per meglio allocare gli organi destinati al trapianto nei pazienti con carcinoma epatico.
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