martedì, 22 ottobre 2024
Medinews
23 Aprile 2013

RUOLO DELLA CHEMIOTERAPIA NEL CARCINOMA RENALE METASTATICO AI GIORNI NOSTRI

Può assumere importanza nel tumore metastatico, in quanto agenti target e immunoterapia non possono offrire risultati soddisfacenti e duraturi

La prognosi dei pazienti affetti da carcinoma renale metastatico è migliorata marcatamente con l’avvento delle terapie target. Sfortunatamente, il 20 – 25% dei pazienti risulta refrattario al trattamento, nella prima valutazione della risposta, e la maggior parte acquisirà resistenza al farmaco durante la terapia. Inoltre, i dati aggiornati dell’attività clinica di agenti target in pazienti a rischio sfavorevole o con carcinoma renale metastatico non a cellule chiare non sono conclusivi per l’assenza di studi clinici prospettici. Quindi, ancora molti pazienti necessitano di approcci terapeutici innovativi per migliorare gli esiti clinici. Il tumore del rene è storicamente considerato resistente alla chemioterapia sulla base di risultati non soddisfacenti di studi di fase II. I ricercatori delle Università di Parma e di Verona hanno condotto una revisione sistematica sulla mono-chemioterapia e poli-chemioterapia, da sola o in combinazione con immunoterapia o agenti target, utilizzata nel carcinoma renale metastatico, per definire lo stato dell’arte e valutare eventuali campi di ricerca clinica. Tutti gli studi retrospettivi di fase I/di ricerca della dose, di fase II e fase III, sulla chemioterapia nel carcinoma renale metastatico, pubblicati tra gennaio 2003 e novembre 2012, che includevano almeno 20 pazienti, sono stati valutati nello studio pubblicato sulla rivista Anticancer Drugs (leggi abstract). Sebbene i risultati degli studi clinici siano stati spesso deludenti; in casi selezionati di carcinoma renale metastatico, la chemioterapia può mostrare attività antitumorale promettente, in particolare quando si osservavano caratteristiche di differenziazione sarcomatoide o nella malattia altamente progressiva, dove la combinazione di doxorubicina e gemcitabina o capecitabina ha ottenuto interessanti risultati. In conclusione, la chemioterapia può dunque giocare un ruolo nel carcinoma renale metastatico, quando agenti target e immunoterapia non diano risposte durature e soddisfacenti. Tuttavia, ulteriori studi sono ancora necessari.


Renal Cancer Newsgroup – Numero 4 – Aprile 2013
TORNA INDIETRO